La catalogazione è l’attività di registrazione, descrizione e classificazione di tutte le tipologie di beni culturali. Si tratta di individuare e conoscere i beni, documentarli in modo opportuno e archiviare le informazioni raccolte secondo precisi criteri1. La definizione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali dà chiare indicazioni rispetto a come effettuare una campagna di catalogazione, secondo precisi criteri, in modo che i dati raccolti siano omogenei e quindi confrontabili. Esistono diversi livello di approccio alla catalogazione del patrimonio culturale, spesso legate a esigenze concrete di raccogliere informazioni da inserire in banche dati costituite ad hoc per rilevare la consistenza del proprio patrimonio. Questo è il caso più comune per le piccole amministrazioni, associazioni di enti o consorzi che intendono costruire reti di conoscenza comune per «valorizzare» il proprio patrimonio culturale. Oppure (è il caso delle amministrazioni centrali dello stato) esigenze di intraprendere campagne di catalogazione su specifici tipi di beni, verso i quali non vi sono banche dati aggiornate, anche per intraprendere iniziative di tutela. Gli argomenti trattati in questo capitolo hanno lo scopo di fornire indicazioni operative a chi si appresta a iniziare una campagna di catalogazione o a chi si confronta per la prima volta con queste tematiche. Il capitolo è strutturato con l’obiettivo di fornire indicazioni generali sulla normativa nazionale, con le indicazioni che l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), all’interno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), fornisce a livello nazionale. Viene successivamente illustrata, a titolo esemplificativo, la scheda per i beni architettonici e ambientali, per fornire le indicazioni relative alla compilazione della scheda, con le informazioni relative ai paragrafi e ai campi che la compongono. Infine sono riportate alcune testimonianze e modelli operativi per addentrarsi nella conoscenza della disciplina e confrontare i diversi livelli di approfondimento. Le buone pratiche scelte, pur rappresentando casi virtuosi a livello nazionale e internazionale, rappresentano soltanto una piccola parte dell’enorme lavoro di censimento e catalogazione svolto negli ultimi decenni. Sono casi che si caratterizzano per la loro specificità e vanno letti come strumenti virtuosi per accompagnare processi di tutela, di valorizzazione e/o di trasformazione.
Censimenti e catalogazioni, tra discrezionalità ed esaustività / Ramello, MANUEL FERNANDO - In: I Paesaggi culturali. Costruzione, promozione, gestione / BAROSIO M., TRISCIUOGLIO M.. - STAMPA. - Milano : EGEA S.p.A., 2013. - ISBN 9788823821545. - pp. 103-136
Censimenti e catalogazioni, tra discrezionalità ed esaustività
RAMELLO, MANUEL FERNANDO
2013
Abstract
La catalogazione è l’attività di registrazione, descrizione e classificazione di tutte le tipologie di beni culturali. Si tratta di individuare e conoscere i beni, documentarli in modo opportuno e archiviare le informazioni raccolte secondo precisi criteri1. La definizione dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione del Ministero dei Beni e le Attività Culturali dà chiare indicazioni rispetto a come effettuare una campagna di catalogazione, secondo precisi criteri, in modo che i dati raccolti siano omogenei e quindi confrontabili. Esistono diversi livello di approccio alla catalogazione del patrimonio culturale, spesso legate a esigenze concrete di raccogliere informazioni da inserire in banche dati costituite ad hoc per rilevare la consistenza del proprio patrimonio. Questo è il caso più comune per le piccole amministrazioni, associazioni di enti o consorzi che intendono costruire reti di conoscenza comune per «valorizzare» il proprio patrimonio culturale. Oppure (è il caso delle amministrazioni centrali dello stato) esigenze di intraprendere campagne di catalogazione su specifici tipi di beni, verso i quali non vi sono banche dati aggiornate, anche per intraprendere iniziative di tutela. Gli argomenti trattati in questo capitolo hanno lo scopo di fornire indicazioni operative a chi si appresta a iniziare una campagna di catalogazione o a chi si confronta per la prima volta con queste tematiche. Il capitolo è strutturato con l’obiettivo di fornire indicazioni generali sulla normativa nazionale, con le indicazioni che l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD), all’interno del Ministero per i Beni e le Attività Culturali (MIBAC), fornisce a livello nazionale. Viene successivamente illustrata, a titolo esemplificativo, la scheda per i beni architettonici e ambientali, per fornire le indicazioni relative alla compilazione della scheda, con le informazioni relative ai paragrafi e ai campi che la compongono. Infine sono riportate alcune testimonianze e modelli operativi per addentrarsi nella conoscenza della disciplina e confrontare i diversi livelli di approfondimento. Le buone pratiche scelte, pur rappresentando casi virtuosi a livello nazionale e internazionale, rappresentano soltanto una piccola parte dell’enorme lavoro di censimento e catalogazione svolto negli ultimi decenni. Sono casi che si caratterizzano per la loro specificità e vanno letti come strumenti virtuosi per accompagnare processi di tutela, di valorizzazione e/o di trasformazione.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2504803
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