Imponenti mutazioni stanno oggi interessando il territorio alpino. Le valli alpine si sono confrontate negli ultimi cinquant’anni con dinamiche sociali, economiche ed ambientali che ne hanno intimamente alterato la struttura, da secoli caratterizzata da uno straordinario equilibrio tra ambiente, risorse territoriali ed insediamenti. Si pensi innanzitutto alle criticità connesse al traffico, alla crescita urbana, all’abbandono di grandi aree territoriali, alla polarizzazione turistica, alle nuove infrastrutture di attraversamento, ma anche alla crisi dei modelli di sviluppo e di turismo elaborati nella seconda metà del Novecento. Nuove sfide si pongono alle discipline di gestione del territorio: la questione ambientale diventa innanzitutto necessità di una adeguata pianificazione territoriale, di progetto e di governo della trasformazione. In quanto spazio “altro” le Alpi costituiscono un terreno di sperimentazione privilegiato per tentare di rispondere ad alcune difficili domande poste dall’oggi, come il significato da attribuire alle sempre più diffuse pratiche di patrimonializzazione del paesaggio, l’intreccio tra dato fisico e dato sociale, la sostenibilità ambientale, il rapporto con le eredità e la storia dei luoghi in relazione ai diffusi processi di deterritorializzazione. Si avverte dunque la necessità di mettere a fuoco modalità di trasformazione in grado di tenere assieme immagini, figurazioni, strati, progettualità, dinamiche di natura e logiche differenti. Aspetti centrali sono: - La ricerca di nuove corrispondenze tra forme e contenuti, tra segni e significati, per la riconcettualizzazione di nuove forme di territorialità; - L’integrazione e l’ibridazione negli usi e nelle forme del territorio, così come la compenetrazione tra livelli fisici ma anche sociali e culturali differenti; - L’individuazione di coerenti morfologie insediative che siano in grado di superare la tradizionale contrapposizione tra città e campagna, tra identità e modi di abitare apparentemente contrapposti, testando l’arricchimento — in termini di qualità della vita — che può comportare una compenetrazione equilibrata tra mondo urbano e mondo rurale, facendo della montagna un “territorio da abitare” nella complessità dei suoi valori fisici e culturali.

La montagna disincantata. Forme, immagini, progetti del territorio alpino contemporaneo. Il caso della Valle d’Aosta / Dini, Roberto. - (2007).

La montagna disincantata. Forme, immagini, progetti del territorio alpino contemporaneo. Il caso della Valle d’Aosta

DINI, ROBERTO
2007

Abstract

Imponenti mutazioni stanno oggi interessando il territorio alpino. Le valli alpine si sono confrontate negli ultimi cinquant’anni con dinamiche sociali, economiche ed ambientali che ne hanno intimamente alterato la struttura, da secoli caratterizzata da uno straordinario equilibrio tra ambiente, risorse territoriali ed insediamenti. Si pensi innanzitutto alle criticità connesse al traffico, alla crescita urbana, all’abbandono di grandi aree territoriali, alla polarizzazione turistica, alle nuove infrastrutture di attraversamento, ma anche alla crisi dei modelli di sviluppo e di turismo elaborati nella seconda metà del Novecento. Nuove sfide si pongono alle discipline di gestione del territorio: la questione ambientale diventa innanzitutto necessità di una adeguata pianificazione territoriale, di progetto e di governo della trasformazione. In quanto spazio “altro” le Alpi costituiscono un terreno di sperimentazione privilegiato per tentare di rispondere ad alcune difficili domande poste dall’oggi, come il significato da attribuire alle sempre più diffuse pratiche di patrimonializzazione del paesaggio, l’intreccio tra dato fisico e dato sociale, la sostenibilità ambientale, il rapporto con le eredità e la storia dei luoghi in relazione ai diffusi processi di deterritorializzazione. Si avverte dunque la necessità di mettere a fuoco modalità di trasformazione in grado di tenere assieme immagini, figurazioni, strati, progettualità, dinamiche di natura e logiche differenti. Aspetti centrali sono: - La ricerca di nuove corrispondenze tra forme e contenuti, tra segni e significati, per la riconcettualizzazione di nuove forme di territorialità; - L’integrazione e l’ibridazione negli usi e nelle forme del territorio, così come la compenetrazione tra livelli fisici ma anche sociali e culturali differenti; - L’individuazione di coerenti morfologie insediative che siano in grado di superare la tradizionale contrapposizione tra città e campagna, tra identità e modi di abitare apparentemente contrapposti, testando l’arricchimento — in termini di qualità della vita — che può comportare una compenetrazione equilibrata tra mondo urbano e mondo rurale, facendo della montagna un “territorio da abitare” nella complessità dei suoi valori fisici e culturali.
2007
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