Il risultato di più di mezzo secolo di attività di ricerca a livello nazionale e internazionale sulla documentazione dei beni culturali ha prodotto un progressivo allargamento del concetto di bene culturale e dei compiti della tutela. A partire dalle prime formulazioni si è giunti ad una definizione più ampia che tiene conto della complessità del fenomeno e della sua stretta integrazione con il territorio. Quest'evoluzione ha portato anche ad un mutamento delle politiche di tutela e alla nascita del concetto di valorizzazione. Da una visione basata esclusivamente sulla salvaguardia del bene si è passati ad una visione che fa del bene stesso il centro delle politiche di sviluppo. Questo cambiamento nell'atteggiamento di fronte alle politiche di tutela ha portato ad una maggiore attenzione all'attività di documentazione degli interventi sui beni culturali e ad un sempre maggiore sviluppo dei sistemi per una gestione integrata dei dati. Lo sviluppo tecnologico che ha segnato il passaggio alla società dell'informazione ha rivoluzionato profondamente il campo della Geomatica sia sul versante dei sistemi di acquisizione che di quelli di gestione dei dati. I sistemi di posizionamento satellitare, scansione laser e gli sviluppi della fotogrammetria digitale ci metteno a disposizione un'ampia gamma di supporti metrici che necessitano di una corretta integrazione nei sistemi di gestione (GIS). Questi ultimi hanno conosciuto una diffusione sempre maggiore grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche che hanno contribuito a trasformarli da strumenti cartografici a sistemi che permettono elaborate analisi spaziali e tematiche. Un' importante caratteristica dei GIS, resa evidente dall'esigenza di documentare i sempre più diffusi interventi di trasformazione urbana, è quella di integrare le funzioni di rappresentazione e analisi tridimensionale del dato metrico al livello di dettaglio richiesto dalle esigenze di documentazione dei beni culturali. Questo livello di dettaglio implica la capacità dei DBMS, ovvero dei GIS 3D, di svolgere operazioni di analisi spaziale sulle coordinate <x,y,z> , oltre che di integrare le funzioni di rappresentazione dei sistemi CAD. A queste esigenze si cercherà di dare risposta attraverso la progettazione e realizzazione di un modello 3D semantico, multiscala e multivalente. L'implementazione del modello in un database tridimensionale consentirà di sperimentare le analisi ed elaborazioni di dati spaziali caratterizzati da un elevato contenuto geometrico ad una scala che va dalla cartografia urbana alla progettazione architettonica di dettaglio. L'organizzazione dei dati terrà conto dei più recenti sviluppi della ricerca nel campo dei modelli spaziali 3D e dei principali standard nazionali e internazionali nel campo dell'informazione geografica e della documentazione dei beni culturali. Una particolare attenzione sarà dedicata all'analisi della rispondenza del modello implementato con le necessità di questo tipo di documentazione: la complessità del valore semantico, la possibilità di estendere e adattare il modello a diversi contesti applicativi e la possibilità di personalizzare la rappresentazione dei dati.
GIS 3D: studio e applicazione alla documentazione dei beni culturali / Costamagna, Erik. - (2012). [10.6092/polito/porto/2501445]
GIS 3D: studio e applicazione alla documentazione dei beni culturali
COSTAMAGNA, ERIK
2012
Abstract
Il risultato di più di mezzo secolo di attività di ricerca a livello nazionale e internazionale sulla documentazione dei beni culturali ha prodotto un progressivo allargamento del concetto di bene culturale e dei compiti della tutela. A partire dalle prime formulazioni si è giunti ad una definizione più ampia che tiene conto della complessità del fenomeno e della sua stretta integrazione con il territorio. Quest'evoluzione ha portato anche ad un mutamento delle politiche di tutela e alla nascita del concetto di valorizzazione. Da una visione basata esclusivamente sulla salvaguardia del bene si è passati ad una visione che fa del bene stesso il centro delle politiche di sviluppo. Questo cambiamento nell'atteggiamento di fronte alle politiche di tutela ha portato ad una maggiore attenzione all'attività di documentazione degli interventi sui beni culturali e ad un sempre maggiore sviluppo dei sistemi per una gestione integrata dei dati. Lo sviluppo tecnologico che ha segnato il passaggio alla società dell'informazione ha rivoluzionato profondamente il campo della Geomatica sia sul versante dei sistemi di acquisizione che di quelli di gestione dei dati. I sistemi di posizionamento satellitare, scansione laser e gli sviluppi della fotogrammetria digitale ci metteno a disposizione un'ampia gamma di supporti metrici che necessitano di una corretta integrazione nei sistemi di gestione (GIS). Questi ultimi hanno conosciuto una diffusione sempre maggiore grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche che hanno contribuito a trasformarli da strumenti cartografici a sistemi che permettono elaborate analisi spaziali e tematiche. Un' importante caratteristica dei GIS, resa evidente dall'esigenza di documentare i sempre più diffusi interventi di trasformazione urbana, è quella di integrare le funzioni di rappresentazione e analisi tridimensionale del dato metrico al livello di dettaglio richiesto dalle esigenze di documentazione dei beni culturali. Questo livello di dettaglio implica la capacità dei DBMS, ovvero dei GIS 3D, di svolgere operazioni di analisi spaziale sulle coordinateFile | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2501445
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