Le manifestazioni artistiche come gli eventi Rock (concerti e festival musicali), oltre ad avere come obiettivi prioritari l’economia, le performance artistiche, l'incontro di persone, il loro divertimento ed il relativo scambio di pensiero, spesso non si preoccupano del rispetto per l’ambiente in cui si svolgono e della comunità che li ospita. Introducendo a questi il pre-requisito ambientale si dovrebbe maturare la consapevolezza di non gravare troppo sull’ambientale e di sviluppare un modello sostenibile condividendo l’esperienza e la sua realizzazione con una comunità di attori e soggetti partecipanti. Un concerto lo si vive, generalmente, per la forte componente emotiva generata dalla musica e dallo spettacolo visivo, ma questo può anche far nascere nuovi comportamenti sostenibili. Questa nuova esperienza non sarà generata solo realizzando un semplice “evento green” ma soprattutto dando vita ad una nuova cultura organizzativa. Cercando di progettare a monte tutto quello che si relaziona intorno all’evento. Dal Trasporto delle merci a quello delle persone, dalla gestione dell’energia a quella dei rifiuti, dalla somministrazione di cibi e bevande alla vendita del merchandising e supporti audio promozionali; tutto dovrà essere gestito in modo che i vari output di un sistema produttivo diventino poi input per un altro. Questo è il motivo per cui pensiamo che la via migliore sia quella di approciarsi al problema in modo sistemico. Questa metodologia prende in analisi e mette in relazione un insieme d’interventi ognuno dei quali dovrà ottenere ricadute positive multiple che siano in grado di materializzare sempre migliori prestazioni e maggiori risparmi di energia, di flussi o di materia. Questo processo, di sinergia positiva, deve poter essere gestito in sintonia da tutti gli attori in modo da poter avere, all'interno di un ecosistema, un risultato positivo sempre migliorato e migliorabile. L’obiettivo è quello di rendere partecipe a questo processo ogni singolo attore partecipante che potrà essere un soggetto diffusore di questo approccio. Questo è il motivo per cui la ricerca, che sta alla base del mio dottorato, ha l’obiettivo di poter definire una serie di linee guida di intervento, indici, parametri e azioni che abbiano per risultato un minor impatto ambientale, sociale ed economico per lo svolgimento delle attività legate ai grandi e piccoli eventi (concerti) che entreranno in programma nella città. Per poter adempiere a IV questa obiettivo il lavoro di ricerca ha riscontrato una serie di problematiche. La più importante è stata quella della valutazione del grado di sostenibilità degli eventi. Cioè l’assenza totale di un modello per il computo degli impatti, realizzato ad hoc, che ci permetta di valutare, qualitativamente e quantitativamente le scelte e le ricadute delle azioni. Questo ci permetterà cosi di costruire uno scenario fatto di dati tangibili e utili a guidare le scelte progettuali, con una visione olistica in linea con l’approccio metodologico e condiviso con la comunità scientifica. In conclusione il lavoro si articola cercando di elaborare, con i dati reperiti, un network di indicatori utili per la computazione e la quantificazione della sostenibilità raggiunta. Questo lavoro lascerebbe le porte aperte a delle evoluzioni future sia in ambito accademico, sia in ambito istituzionale (supportando le decisioni), sia in ambito commerciale (con delle attività di consulenza per le società e comitati organizzativi di grandi e piccoli eventi).
Eventi Rock: un sistema di relazioni per lo sviluppo sostenibile / Corsaro, Sergio. - (2012).
Eventi Rock: un sistema di relazioni per lo sviluppo sostenibile.
CORSARO, SERGIO
2012
Abstract
Le manifestazioni artistiche come gli eventi Rock (concerti e festival musicali), oltre ad avere come obiettivi prioritari l’economia, le performance artistiche, l'incontro di persone, il loro divertimento ed il relativo scambio di pensiero, spesso non si preoccupano del rispetto per l’ambiente in cui si svolgono e della comunità che li ospita. Introducendo a questi il pre-requisito ambientale si dovrebbe maturare la consapevolezza di non gravare troppo sull’ambientale e di sviluppare un modello sostenibile condividendo l’esperienza e la sua realizzazione con una comunità di attori e soggetti partecipanti. Un concerto lo si vive, generalmente, per la forte componente emotiva generata dalla musica e dallo spettacolo visivo, ma questo può anche far nascere nuovi comportamenti sostenibili. Questa nuova esperienza non sarà generata solo realizzando un semplice “evento green” ma soprattutto dando vita ad una nuova cultura organizzativa. Cercando di progettare a monte tutto quello che si relaziona intorno all’evento. Dal Trasporto delle merci a quello delle persone, dalla gestione dell’energia a quella dei rifiuti, dalla somministrazione di cibi e bevande alla vendita del merchandising e supporti audio promozionali; tutto dovrà essere gestito in modo che i vari output di un sistema produttivo diventino poi input per un altro. Questo è il motivo per cui pensiamo che la via migliore sia quella di approciarsi al problema in modo sistemico. Questa metodologia prende in analisi e mette in relazione un insieme d’interventi ognuno dei quali dovrà ottenere ricadute positive multiple che siano in grado di materializzare sempre migliori prestazioni e maggiori risparmi di energia, di flussi o di materia. Questo processo, di sinergia positiva, deve poter essere gestito in sintonia da tutti gli attori in modo da poter avere, all'interno di un ecosistema, un risultato positivo sempre migliorato e migliorabile. L’obiettivo è quello di rendere partecipe a questo processo ogni singolo attore partecipante che potrà essere un soggetto diffusore di questo approccio. Questo è il motivo per cui la ricerca, che sta alla base del mio dottorato, ha l’obiettivo di poter definire una serie di linee guida di intervento, indici, parametri e azioni che abbiano per risultato un minor impatto ambientale, sociale ed economico per lo svolgimento delle attività legate ai grandi e piccoli eventi (concerti) che entreranno in programma nella città. Per poter adempiere a IV questa obiettivo il lavoro di ricerca ha riscontrato una serie di problematiche. La più importante è stata quella della valutazione del grado di sostenibilità degli eventi. Cioè l’assenza totale di un modello per il computo degli impatti, realizzato ad hoc, che ci permetta di valutare, qualitativamente e quantitativamente le scelte e le ricadute delle azioni. Questo ci permetterà cosi di costruire uno scenario fatto di dati tangibili e utili a guidare le scelte progettuali, con una visione olistica in linea con l’approccio metodologico e condiviso con la comunità scientifica. In conclusione il lavoro si articola cercando di elaborare, con i dati reperiti, un network di indicatori utili per la computazione e la quantificazione della sostenibilità raggiunta. Questo lavoro lascerebbe le porte aperte a delle evoluzioni future sia in ambito accademico, sia in ambito istituzionale (supportando le decisioni), sia in ambito commerciale (con delle attività di consulenza per le società e comitati organizzativi di grandi e piccoli eventi).Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2497364
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