Le “comunità contrattuali” sono quelle forme organizzative a base territoriale (ossia legate a una specifica porzione di territorio) a cui i membri aderiscono volontariamente alla luce di un contratto unanimamente accolto e in vista dei benefici che ciò garantisce loro. Rientrano in questa categoria varie forme di aggregazioni residenziali auto-organizzative che si sono rivelate in grado di garantire un’elevata efficienza nella progettazione, e realizzazione di servizi collettivi e di riaccendere la responsabilità e la cura dei membri nei confronti del loro ambiente di vita. Riconoscere la rilevanza di forme varie di comunità contrattuali invita a ripensare profondamente il ruolo del soggetto pubblico e a immaginare una nuova suddivisione dei compiti tra quest’ultimo e i soggetti privati. Le comunità contrattuali potrebbero in particolare essere un elemento fondamentale di un modello improntato ad una forma radicale di sussidiarietà orizzontale. In questa prospettiva, pare importante evitare una lettura ideologica dei vari tipi di comunità contrattuali (ossia una lettura pregiudiziale che ne esalti alcuni ed affossi altri sulla base di criteri analiticamente irrilevanti), considerandoli piuttosto tutti come sotto-classi di un modello più generale che presenta aspetti interessanti in quanto tale. La convinzione di fondo è che cogliere il fenomeno delle comunità contrattuali in termini complessivi aiuti non solo a interpretarlo meglio, ma, anche, ad attrezzarsi meglio per esaltarne gli aspetti positivi e minimizzare quelli negativi.
La città intraprendente. Comunità contrattuali e sussidiarietà orizzontale / Brunetta, Grazia; S., Moroni. - STAMPA. - (2011), pp. 1-117.
La città intraprendente. Comunità contrattuali e sussidiarietà orizzontale
BRUNETTA, GRAZIA;
2011
Abstract
Le “comunità contrattuali” sono quelle forme organizzative a base territoriale (ossia legate a una specifica porzione di territorio) a cui i membri aderiscono volontariamente alla luce di un contratto unanimamente accolto e in vista dei benefici che ciò garantisce loro. Rientrano in questa categoria varie forme di aggregazioni residenziali auto-organizzative che si sono rivelate in grado di garantire un’elevata efficienza nella progettazione, e realizzazione di servizi collettivi e di riaccendere la responsabilità e la cura dei membri nei confronti del loro ambiente di vita. Riconoscere la rilevanza di forme varie di comunità contrattuali invita a ripensare profondamente il ruolo del soggetto pubblico e a immaginare una nuova suddivisione dei compiti tra quest’ultimo e i soggetti privati. Le comunità contrattuali potrebbero in particolare essere un elemento fondamentale di un modello improntato ad una forma radicale di sussidiarietà orizzontale. In questa prospettiva, pare importante evitare una lettura ideologica dei vari tipi di comunità contrattuali (ossia una lettura pregiudiziale che ne esalti alcuni ed affossi altri sulla base di criteri analiticamente irrilevanti), considerandoli piuttosto tutti come sotto-classi di un modello più generale che presenta aspetti interessanti in quanto tale. La convinzione di fondo è che cogliere il fenomeno delle comunità contrattuali in termini complessivi aiuti non solo a interpretarlo meglio, ma, anche, ad attrezzarsi meglio per esaltarne gli aspetti positivi e minimizzare quelli negativi.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2440636
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