Il volume costituisce la prima monografia dedicata all’architetto Michelangelo Garove (1648-1713), e si colloca all’interno di un progetto di ricerca che, nella sinergia tra Biblioteca Hetrziana di Roma, Centro studi di Venaria Reale e Politecnico di Torino, intende focalizzare il rapporto tra architettura e potere attraverso le figure dei più importanti architetti della corte sabauda tra ‘600 e ‘700. Garove è attivo in tutti i più importanti cantieri ducali e della nobiltà, sia a Torino (terzo ampliamento della città, palazzo dell’Università, chiesa di San Filippo, palazzi Mesmes de Marolles e Asinari di San Marzano) sia nel territorio della capitale (le residenze di Rivoli – di cui il curatore del volume pubblica il progetto inedito garoviano - e di Venaria Reale), ambito particolare nel quale emerge la capacità di rappresentare a grande scala le ambizioni di un duca che diventerà re, Vittorio Amedeo II. Sono questi cantieri – nonostante la loro incompiutezza – e le sue cariche ufficiali a rendere evidente la sua figura nel panorama architettonico sabaudo. I saggi, presentati da studiosi di livello internazionale provenienti da Italia, Austria, Francia e Spagna, permettono innanzitutto di inquadrare in un sistema più organico i contributi e le ricerche sin qui svolte, ma anche di riflettere sull’effettivo profilo di Garove, sul bilanciamento fra attività in campo militare e ruoli nell’architettura civile, sul suo affrontare la grande scala nella rappresentazione del potere. L’approfondimento dell’opera di Garove, a partire dal suo ruolo nella ridefinizione di Venaria Reale come grande residenza di corte extraurbana, e nel contesto di dinamiche europee, contribuisce alla rimessa in luce di un capitolo non secondario nella storia dell’architettura in Piemonte a cavallo tra XVII e XVIII secolo.

Michelangelo Garove 1648-1713 Un architetto per Vittorio Amedeo II / Cornaglia, Paolo. - (2010), pp. 1-399.

Michelangelo Garove 1648-1713 Un architetto per Vittorio Amedeo II

CORNAGLIA, Paolo
2010

Abstract

Il volume costituisce la prima monografia dedicata all’architetto Michelangelo Garove (1648-1713), e si colloca all’interno di un progetto di ricerca che, nella sinergia tra Biblioteca Hetrziana di Roma, Centro studi di Venaria Reale e Politecnico di Torino, intende focalizzare il rapporto tra architettura e potere attraverso le figure dei più importanti architetti della corte sabauda tra ‘600 e ‘700. Garove è attivo in tutti i più importanti cantieri ducali e della nobiltà, sia a Torino (terzo ampliamento della città, palazzo dell’Università, chiesa di San Filippo, palazzi Mesmes de Marolles e Asinari di San Marzano) sia nel territorio della capitale (le residenze di Rivoli – di cui il curatore del volume pubblica il progetto inedito garoviano - e di Venaria Reale), ambito particolare nel quale emerge la capacità di rappresentare a grande scala le ambizioni di un duca che diventerà re, Vittorio Amedeo II. Sono questi cantieri – nonostante la loro incompiutezza – e le sue cariche ufficiali a rendere evidente la sua figura nel panorama architettonico sabaudo. I saggi, presentati da studiosi di livello internazionale provenienti da Italia, Austria, Francia e Spagna, permettono innanzitutto di inquadrare in un sistema più organico i contributi e le ricerche sin qui svolte, ma anche di riflettere sull’effettivo profilo di Garove, sul bilanciamento fra attività in campo militare e ruoli nell’architettura civile, sul suo affrontare la grande scala nella rappresentazione del potere. L’approfondimento dell’opera di Garove, a partire dal suo ruolo nella ridefinizione di Venaria Reale come grande residenza di corte extraurbana, e nel contesto di dinamiche europee, contribuisce alla rimessa in luce di un capitolo non secondario nella storia dell’architettura in Piemonte a cavallo tra XVII e XVIII secolo.
2010
9788888168739
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