L'articolo riassume i principali contenuti della comunicazione svolta in sede del Convegno Internazionale dell'Association of European Schools of Planning e avvenuta il 9 luglio 2010 ad Helsinki - Alvar Aalto Institute of Technology. Si tratta di una panoramica sull'utilizzo nelle pratiche di pianificazione italiane dagli anni '90 ad oggi del modello teorico delle reti ecologiche; in particolare si cerca di rispondere alle seguenti domande: quali sono stati gli apporti disciplinari specifici della pianificazione territoriale allo sviluppo delle teorie sulle reti ecologiche originariamente elaborate dalle scienze biologiche? Come è stato messo in pratica questo modello nella pianificazione "ordinaria" del territorio (ovvero quella non riguardante in modo esclusivo i parchi e le aree protette)? E' possibile riscontrare differenze di approcci? Quali sono le implicazioni stimolate dall'assunzione del modello reticolare ambientale nei confronti della governance territoriale? E, infine, in base a quali criteri possiamo affermare che le reti ecologiche siano validi strumenti per la conservazione sia della biodiversità che del paesaggio?

Environmental quality in 'ordinary territories': the ecological network model in Italian spatial planning: a review after a decade of practice / Seardo, BIANCA MARIA. - (2010).

Environmental quality in 'ordinary territories': the ecological network model in Italian spatial planning: a review after a decade of practice

SEARDO, BIANCA MARIA
2010

Abstract

L'articolo riassume i principali contenuti della comunicazione svolta in sede del Convegno Internazionale dell'Association of European Schools of Planning e avvenuta il 9 luglio 2010 ad Helsinki - Alvar Aalto Institute of Technology. Si tratta di una panoramica sull'utilizzo nelle pratiche di pianificazione italiane dagli anni '90 ad oggi del modello teorico delle reti ecologiche; in particolare si cerca di rispondere alle seguenti domande: quali sono stati gli apporti disciplinari specifici della pianificazione territoriale allo sviluppo delle teorie sulle reti ecologiche originariamente elaborate dalle scienze biologiche? Come è stato messo in pratica questo modello nella pianificazione "ordinaria" del territorio (ovvero quella non riguardante in modo esclusivo i parchi e le aree protette)? E' possibile riscontrare differenze di approcci? Quali sono le implicazioni stimolate dall'assunzione del modello reticolare ambientale nei confronti della governance territoriale? E, infine, in base a quali criteri possiamo affermare che le reti ecologiche siano validi strumenti per la conservazione sia della biodiversità che del paesaggio?
2010
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.
Pubblicazioni consigliate

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2373571
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo