Tra i più attivi e complessi architetti piemontesi del Settecento, Bernardo Antonio Vittone desta ancora oggi grande interesse non solo per la qualità delle sua opera architettonica, ma soprattutto per la competenza con la quale ha saputo dominare gli aspetti costruttivi dell’architettura, governare la fase esecutiva e controllare gli esiti edilizi. Il volume propone un avvicinamento all’opera vittoniana che ne privilegia la componente tecnica, partendo dal riconoscimento della centralità che il cantiere riveste in quanto laboratorio di ricerca e di formazione e luogo di superamento della buona regola dell’arte. La componente tecnica viene indagata attraverso il confronto tra la produzione architettonica dell’architetto e le regole della costruzione, che Vittone sistematizza nella sua opera letteraria, costituita dalle Istruzioni Elementari per indirizzo de’ giovani allo studio dell’Architettura Civile (1760) e dalle Istruzioni Diverse concernenti l’officio dell’Architetto Civile (1766), con il filtro degli elaborati grafici di progetto, delle disposizioni istruttive dell’architetto e della documentazione contrattuale relativa all’appalto delle opere e alla successiva fase di gestione del cantiere. Lo studio propone inoltre un contributo alla riflessione sull’interpretazione vittoniana dei magisteri edilizi tradizionali nell’organizzazione del cantiere, in relazione al corpus normativo approntato dal governo sabaudo. Completa il volume una ricca appendice documentaria, relativa ai contratti ed alle prescrizioni di cantiere di alcune fabbriche vittoniane, in parte inediti.

Tecniche costruttive e magisteri edilizi nell'opera letteraria ed architettonica di Vittone / Mangosio, Marika. - STAMPA. - (2009), pp. I-254.

Tecniche costruttive e magisteri edilizi nell'opera letteraria ed architettonica di Vittone

MANGOSIO, MARIKA
2009

Abstract

Tra i più attivi e complessi architetti piemontesi del Settecento, Bernardo Antonio Vittone desta ancora oggi grande interesse non solo per la qualità delle sua opera architettonica, ma soprattutto per la competenza con la quale ha saputo dominare gli aspetti costruttivi dell’architettura, governare la fase esecutiva e controllare gli esiti edilizi. Il volume propone un avvicinamento all’opera vittoniana che ne privilegia la componente tecnica, partendo dal riconoscimento della centralità che il cantiere riveste in quanto laboratorio di ricerca e di formazione e luogo di superamento della buona regola dell’arte. La componente tecnica viene indagata attraverso il confronto tra la produzione architettonica dell’architetto e le regole della costruzione, che Vittone sistematizza nella sua opera letteraria, costituita dalle Istruzioni Elementari per indirizzo de’ giovani allo studio dell’Architettura Civile (1760) e dalle Istruzioni Diverse concernenti l’officio dell’Architetto Civile (1766), con il filtro degli elaborati grafici di progetto, delle disposizioni istruttive dell’architetto e della documentazione contrattuale relativa all’appalto delle opere e alla successiva fase di gestione del cantiere. Lo studio propone inoltre un contributo alla riflessione sull’interpretazione vittoniana dei magisteri edilizi tradizionali nell’organizzazione del cantiere, in relazione al corpus normativo approntato dal governo sabaudo. Completa il volume una ricca appendice documentaria, relativa ai contratti ed alle prescrizioni di cantiere di alcune fabbriche vittoniane, in parte inediti.
2009
9788822259561
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