La ricerca ha preso l’avvio dalla constatazione che nelle trasformazioni territoriali emergono problematicità negli strumenti usuali di progettazione, in quanto la pluralità ed eterogeneità di domande, orientate dal mercato, dall’iniziativa, dalla comunicazione, tendono a mettere in discussione la relazione tra il progetto e il piano, e non solo da oggi. L’estensione di questi fenomeni, le loro interrelazioni non lineari, nei migliori dei casi, sono affrontati tramite la costituzione di “tavoli” con la finalità di porre in relazione attori-decisori e diverse competenze-autorità sul territorio. In Piemonte la Legge Regionale N° 1, del 20 Febbraio 2007, impone l’organizzazione di conferenze di co-pianificazione per le procedure di autorizzazione delle “varianti strutturali” ai Piani Regolatori. Queste conferenze devono permettere la concertazione tra più comuni ed enti sui temi proposti in variante rispetto ad un quadro territoriale di riferimento sovra-locale. La ricerca ha sperimentato innovative metodologie e tecnologie di progettazione di area vasta, tramite modelli di microsimulazione integrati, allo scopo di confrontare diversi possibili scenari di sviluppo del territorio e organizzazione della mobilità. Ha analizzato il modo in cui possono modificarsi le traiettorie di sviluppo a scala metropolitana o regionale, per consentire di orientare le azioni di progetto delle trasformazioni territoriali e di intervento, in maniera coerente rispetto a obiettivi generali, assunti come guida -gli scenari progettuali-. Proprio la simulazione degli scenari permette di verificare scostamenti e contraddizioni e quindi di innescare un potenziale processo di apprendimento allargato. Il processo è orientato a un sistema consensuale e cooperativo di governance, con riferimenti a diverse sperimentazioni realizzate in Italia e all’estero. La sperimentazione si è data lo scopo di approfondire le potenzialità delle tecnologie a supporto della progettazione di area vasta nell’esplorare la dimensione figurativa nella costruzione spaziale degli scenari, ponendola all’origine del processo, contestualmente alle pratiche di indirizzo e governo. Questo riteniamo costituisca un importante valore della ricerca e della sperimentazione, in generale per le pratiche progettuali di area vasta e nella dimensione propedeutica della didattica della progettazione di area vasta.
Learning by doing: simulazione urbana per la didattica nella progettazione di area vasta / Bazzanella, Liliana; Caneparo, Luca - In: La formazione a distanza dell'Architetto / Fabbri L., Donato M. (a cura di). - STAMPA. - ROMA : Casa Editrice Università La Sapienza, 2009. - ISBN 9788895814315. - pp. 102-124
Learning by doing: simulazione urbana per la didattica nella progettazione di area vasta
BAZZANELLA, LILIANA;CANEPARO, LUCA
2009
Abstract
La ricerca ha preso l’avvio dalla constatazione che nelle trasformazioni territoriali emergono problematicità negli strumenti usuali di progettazione, in quanto la pluralità ed eterogeneità di domande, orientate dal mercato, dall’iniziativa, dalla comunicazione, tendono a mettere in discussione la relazione tra il progetto e il piano, e non solo da oggi. L’estensione di questi fenomeni, le loro interrelazioni non lineari, nei migliori dei casi, sono affrontati tramite la costituzione di “tavoli” con la finalità di porre in relazione attori-decisori e diverse competenze-autorità sul territorio. In Piemonte la Legge Regionale N° 1, del 20 Febbraio 2007, impone l’organizzazione di conferenze di co-pianificazione per le procedure di autorizzazione delle “varianti strutturali” ai Piani Regolatori. Queste conferenze devono permettere la concertazione tra più comuni ed enti sui temi proposti in variante rispetto ad un quadro territoriale di riferimento sovra-locale. La ricerca ha sperimentato innovative metodologie e tecnologie di progettazione di area vasta, tramite modelli di microsimulazione integrati, allo scopo di confrontare diversi possibili scenari di sviluppo del territorio e organizzazione della mobilità. Ha analizzato il modo in cui possono modificarsi le traiettorie di sviluppo a scala metropolitana o regionale, per consentire di orientare le azioni di progetto delle trasformazioni territoriali e di intervento, in maniera coerente rispetto a obiettivi generali, assunti come guida -gli scenari progettuali-. Proprio la simulazione degli scenari permette di verificare scostamenti e contraddizioni e quindi di innescare un potenziale processo di apprendimento allargato. Il processo è orientato a un sistema consensuale e cooperativo di governance, con riferimenti a diverse sperimentazioni realizzate in Italia e all’estero. La sperimentazione si è data lo scopo di approfondire le potenzialità delle tecnologie a supporto della progettazione di area vasta nell’esplorare la dimensione figurativa nella costruzione spaziale degli scenari, ponendola all’origine del processo, contestualmente alle pratiche di indirizzo e governo. Questo riteniamo costituisca un importante valore della ricerca e della sperimentazione, in generale per le pratiche progettuali di area vasta e nella dimensione propedeutica della didattica della progettazione di area vasta.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/2285167
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