Nel testo sono riassunti i percorsi e gli esiti di una ricerca operativa, commissionata dalla Provincia di Torino ad un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, che ha operato sotto la responsabilità di Franco Lattes. La ricerca articolava le diverse competenze disciplinari intorno al Setificio Caccia, una delle ultime testimonianze dell’industria serica in Piemonte. L’edificio settecentesco, oggi ormai in rovina, è situato nel territorio di Collegno, una città che fa parte dell’area metropolitana torinese, e domina sia visivamente che storicamente e simbolicamente, una vasta area di interesse naturalistico, dove l’ansa del fiume avvolge campi e tracce industriali, e attraverso la quale è possibile tracciare percorsi di collegamento con il centro urbano. La ricerca era rivolta alla formulazione di una ipotesi progettuale per il recupero del setificio e del territorio circostante, ipotesi che intendeva integrare tre obiettivi: la riqualificazione dell’Ansa della Dora, da trasformare in parco naturalistico urbano; l’allestimento, nei piani inferiori del setificio, di un piccolo museo sull’industria della seta; la possibilità di riconvertire i piani superiori, compatibilmente con i caratteri storici e costruttivi del manufatto, a nuove funzioni economicamente remunerative, in grado di contribuire al finanziamento dell’intera operazione di recupero. La ricerca è stata condotta nell’ambito degli studi preliminari che hanno condotto alla redazione del nuovo PRG di Collegno, e i suoi esiti, trasformati in linee guida per il progetto, sono stati inseriti nelle norme del piano attualmente in vigore. The text summarizes the process and results of an operational research that has been entrusted, by a territorial authority, to a team of Politecnico di Torino of which Franco Lattes was responsible. The research was developed on the Caccia silk mill, one of the very few testimony of silk industry in Piedmont. The eighteenth building, up to now not much more than a neglected ruin, is situated in the territory of Collegno, in Torino’s metropolitan area, and overlooks, as a visual, hystorical and symbolical landmark, a vaste landscape, made of meadows, water and industrial artifacts, that connects a bight of the river Dora with the town. The research aims were to verify the possibility of an organic design towards the restoration of the mill; restoration that could integrate three principal goals: the redeveloping of the whole area as an urban landscape park; the setting, at the base of the mill, of a small museum on silk industry in Piedmont; the correct and historically concerned way to introduce new functions capable of rising part of the funds needed for the upgrading of the whole architectural artifact. The reserch was part of the preliminary studies that would have led to the new town planning, and its outcomes, translated in guidelines, have been inserted in the Collegno’s city plan.
la Dora, il Parco, il Setificio / Lattes, Franco - In: Ecomusei e paesaggi, esperienze, progetti e ricerche per la cultura materiale in provincia di Torino / A. MASSARENTE; C. RONCHETTA. - STAMPA. - MILANO : LYBRA, 2004. - ISBN 9788882230661. - pp. 272-277
la Dora, il Parco, il Setificio
LATTES, Franco
2004
Abstract
Nel testo sono riassunti i percorsi e gli esiti di una ricerca operativa, commissionata dalla Provincia di Torino ad un gruppo di ricercatori del Politecnico di Torino, che ha operato sotto la responsabilità di Franco Lattes. La ricerca articolava le diverse competenze disciplinari intorno al Setificio Caccia, una delle ultime testimonianze dell’industria serica in Piemonte. L’edificio settecentesco, oggi ormai in rovina, è situato nel territorio di Collegno, una città che fa parte dell’area metropolitana torinese, e domina sia visivamente che storicamente e simbolicamente, una vasta area di interesse naturalistico, dove l’ansa del fiume avvolge campi e tracce industriali, e attraverso la quale è possibile tracciare percorsi di collegamento con il centro urbano. La ricerca era rivolta alla formulazione di una ipotesi progettuale per il recupero del setificio e del territorio circostante, ipotesi che intendeva integrare tre obiettivi: la riqualificazione dell’Ansa della Dora, da trasformare in parco naturalistico urbano; l’allestimento, nei piani inferiori del setificio, di un piccolo museo sull’industria della seta; la possibilità di riconvertire i piani superiori, compatibilmente con i caratteri storici e costruttivi del manufatto, a nuove funzioni economicamente remunerative, in grado di contribuire al finanziamento dell’intera operazione di recupero. La ricerca è stata condotta nell’ambito degli studi preliminari che hanno condotto alla redazione del nuovo PRG di Collegno, e i suoi esiti, trasformati in linee guida per il progetto, sono stati inseriti nelle norme del piano attualmente in vigore. The text summarizes the process and results of an operational research that has been entrusted, by a territorial authority, to a team of Politecnico di Torino of which Franco Lattes was responsible. The research was developed on the Caccia silk mill, one of the very few testimony of silk industry in Piedmont. The eighteenth building, up to now not much more than a neglected ruin, is situated in the territory of Collegno, in Torino’s metropolitan area, and overlooks, as a visual, hystorical and symbolical landmark, a vaste landscape, made of meadows, water and industrial artifacts, that connects a bight of the river Dora with the town. The research aims were to verify the possibility of an organic design towards the restoration of the mill; restoration that could integrate three principal goals: the redeveloping of the whole area as an urban landscape park; the setting, at the base of the mill, of a small museum on silk industry in Piedmont; the correct and historically concerned way to introduce new functions capable of rising part of the funds needed for the upgrading of the whole architectural artifact. The reserch was part of the preliminary studies that would have led to the new town planning, and its outcomes, translated in guidelines, have been inserted in the Collegno’s city plan.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1912312
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