Ultimo dei trattati vitruviani o innovativo corso scolastico? Le «Istruzioni elementari» dell'architetto Bernardo Vittone sono da considerarsi tra i primi corsi completi di architettura pubblicati in Italia (comprende la geometria, l'aritmetica, una teoria degli ordini, dissertazioni sui materiali, il disegno, etc), il che è forse paradossale, visto il carattere «ritardatario» a volte associato ad architetti come Vittone, legati al linguaggio e ai modi espressivi del barocco romano anche dopo il 1750. Accanto a una riproposizione integrale del testo e delle tavole di Vittone, l'ampia introduzione di E. Piccoli (p. IX-LXI) propone, oltre che un necessario aggiornamento critico e storiografico, una analisi in due parti: la discussione della struttura del volume e dei suoi obiettivi, innanzitutto, con una messa in gerarchia dei principali temi e argomenti. E una analisi approfondita della storia del libro e della sua edizione, che presenta caratteristiche inattese: la stampa a Lugano presso un editore specializzato in libri clandestini; l'autofinanziamento da parte dell'autore (per questo, centinaia di copie sono inventariate a casa di Vittone alla sua morte); l'impiego di allievi nel disegno, l'incisione e la scrittura dell'opera. Si tratta della prima ristampa del trattato dopo l'edizione del 1760. Apparati realizzati ex-novo come l'indice dei nomi e dei luoghi, la schedatura di tutte le incisioni, con enucleazione dei riferimenti al testo, e un nuovo indice aiutano il lettore a orientarsi in quest'opera di più di 600 pagine in-quarto.
Istruzioni elementari per l'indirizzo de' giovani allo studio dell'architettura civile, 1760 / Bernardo Antonio Vittone / Piccoli, Edoardo. - 1-3:(2008).
Istruzioni elementari per l'indirizzo de' giovani allo studio dell'architettura civile, 1760 / Bernardo Antonio Vittone
PICCOLI, Edoardo
2008
Abstract
Ultimo dei trattati vitruviani o innovativo corso scolastico? Le «Istruzioni elementari» dell'architetto Bernardo Vittone sono da considerarsi tra i primi corsi completi di architettura pubblicati in Italia (comprende la geometria, l'aritmetica, una teoria degli ordini, dissertazioni sui materiali, il disegno, etc), il che è forse paradossale, visto il carattere «ritardatario» a volte associato ad architetti come Vittone, legati al linguaggio e ai modi espressivi del barocco romano anche dopo il 1750. Accanto a una riproposizione integrale del testo e delle tavole di Vittone, l'ampia introduzione di E. Piccoli (p. IX-LXI) propone, oltre che un necessario aggiornamento critico e storiografico, una analisi in due parti: la discussione della struttura del volume e dei suoi obiettivi, innanzitutto, con una messa in gerarchia dei principali temi e argomenti. E una analisi approfondita della storia del libro e della sua edizione, che presenta caratteristiche inattese: la stampa a Lugano presso un editore specializzato in libri clandestini; l'autofinanziamento da parte dell'autore (per questo, centinaia di copie sono inventariate a casa di Vittone alla sua morte); l'impiego di allievi nel disegno, l'incisione e la scrittura dell'opera. Si tratta della prima ristampa del trattato dopo l'edizione del 1760. Apparati realizzati ex-novo come l'indice dei nomi e dei luoghi, la schedatura di tutte le incisioni, con enucleazione dei riferimenti al testo, e un nuovo indice aiutano il lettore a orientarsi in quest'opera di più di 600 pagine in-quarto.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1898299
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