Il linguaggio del disegno di progetto per ingegneri e architetti civili nella scuola politecnica torinese fra Otto e Novecento

Il presente lavoro analizza il ruolo del Disegno nella complessa articolazione della formazione progettuale finalizzata alla costruzione, nella seconda metà dell’Ottocento, dopo il riordinamento degli studi universitari, voluto dalla legge Casati nel 1859. In questi anni infatti, a Torino, vengono costituiti la Scuola di Applicazione e il Museo Industriale, nei quali, affiancati dalla preesistente Accademia Albertina, si compiono, fra gli altri, gli studi di Ingegneri e Architetti Civili, in prosecuzione dei corsi universitari di base presso la Facoltà di Scienze Fisiche e Matematiche. Viene in particolare individuato il significato del Disegno nei percorsi curricolari per il conseguimento dei titoli di Ingegnere e di Architetto Civile, nei programmi di insegnamento, nella letteratura tecnica di riferimento e nei testi per la didattica. Rilevata la centralità del Disegno come linguaggio comune a molte delle discipline insegnate, in ambito conoscitivo, ideativo e costruttivo, l’attenzione viene focalizzata sul disegno di progetto attraverso il confronto tra fonti, contenuti di insegnamento ed esiti didattici consistenti nelle esercitazioni e nelle dissertazioni finali degli allievi.