Andrea Palladio e il lascito teorico di Raffaello: alcune osservazioni

Il saggio si occupa dei rapporti fra la "Lettera a Leone X" di Raffaello e gli scritti (il trattato "I quattro libri dell'architettura", in specie) di Andrea Palladio. In particolare si evidenziano i casi in cui Palladio propone le architetture in pianta e sezione/prospetto in un'unica tavola, secondo i "tre modi" descritti da Raffaello. Per questi tali tre "modi" si identificano con la terna vitruviana ichnographia, orthographia, scaenographia: sono pertanto la maniera di disegnare degli antichi. Anche per Palladio, allora, l'adesione alle prescrizioni raffaellesche (limitata a soli sette esempi) vuol dire nobilitare il disegno adeguandolo al modo "antico". È significativo che un solo esempio moderno sia compreso fra i sette: la Rotonda, indice di un particolare significato che Palladio dovette attribuire a questa sua architettura.