Il contributo fa parte di un volume la cui idea nasce con la Giornata di Studi “Qualità dell’architettura, qualità della vita” (Torino, 24 febbraio 2005). Organizzata dal Dipartimento di Scienze e Tecniche per i processi d’Insediamento del Politecnico di Torino e finanziata dalla Regione Piemonte, la giornata ha avuto il suo momento centrale nell’incontro fra l’ospite d’onore, Massimiliano Fuksas, e gli studenti. Per approfondire gli spunti di riflessione emersi, coinvolgendo tutte le discipline e gli esperti interessanti, si sono raccolti in questo volume i contributi di alcuni fra i più qualificati docenti e professionisti italiani del settore. La qualità in architettura è analizzata nelle sue varie dimensioni – progetto del nuovo; progetto dell’esistente (dunque recupero, restauro, valorizzazione); immagine, percezione e comunicazione; città, territorio e ambiente; aspetti economico-sociali – ognuna interpretata nell’ottica del suo concreto rapporto con la qualità della vita. Il volume lascia aperti alcuni interrogativi come: si riuscirà a raggiungere un’autentica consapevolezza del legame fra buona architettura e migliore qualità di vita? Come ogni dibattito serio, il volume offre alcune risposte, ma propone anche nuove, stimolanti domande. Il contributo di Anna Marotta approfondisce i temi di geometrie e complessità nell’architettura contemporanea. Se consideriamo i saperi e i processi geometrici e logico matematici come processi costitutivi di architettura e città, osserviamo come questi – dalle “semplici” geometrie euclidee, fino a quelle frattali, booleane o reticolari che dir si voglia – confermino come una vera e propria Weltanschauung, filosofica visione del mondo, prima ancora di essere un modo per progettare spazi e strutture. Nell’insieme dei processi costitutivi di architettura e città, dunque, un ruolo fondamentale continua a essere svolto dalla geometria (dovremmo oggi dire “le geometrie”) e dalla conseguente visione geometrica. Le argomentazioni trattano diversi temi, dall’architettura non-standard (o blob-architecture o free-form architecture), alla prima mostra di architettura non-standard fino alla geometria dei frattali e all’architettura “liquida” o “fluida” con cenni alle suggestioni dalle geometrie “impossibili”. L’intervento si chiude affrontando il tema delle geometrie simboliche fra Oriente e Occidente. Alla fine di queste riflessioni sul ruolo delle geometrie complesse all’interno del progetto d’architettura nella contemporaneità, è grande la consapevolezza di non poter esprimere conclusioni, che risulterebbero improprie e comunque non sufficientemente maturate. A parziale sintesi, tuttavia, si può consentire con quanto sostiene Renato De Fusco: «nel mondo delle arti visive esiste una componente conformativa e un rappresentativa, ciò che conta è riconoscere, nei vari casi, la prevalenza dell’una sull’altra».
QUALITA' DELL'IMMAGINE, QUALITA' DELL'ARCHITETTURA / Marotta, Anna - In: QUALITA' DELL'ARCHITETTURA QUALITA' DELLA VITASTAMPA. - TORINO : CELID, 2008. - ISBN 9788876617898. - pp. 41-51
QUALITA' DELL'IMMAGINE, QUALITA' DELL'ARCHITETTURA
MAROTTA, Anna
2008
Abstract
Il contributo fa parte di un volume la cui idea nasce con la Giornata di Studi “Qualità dell’architettura, qualità della vita” (Torino, 24 febbraio 2005). Organizzata dal Dipartimento di Scienze e Tecniche per i processi d’Insediamento del Politecnico di Torino e finanziata dalla Regione Piemonte, la giornata ha avuto il suo momento centrale nell’incontro fra l’ospite d’onore, Massimiliano Fuksas, e gli studenti. Per approfondire gli spunti di riflessione emersi, coinvolgendo tutte le discipline e gli esperti interessanti, si sono raccolti in questo volume i contributi di alcuni fra i più qualificati docenti e professionisti italiani del settore. La qualità in architettura è analizzata nelle sue varie dimensioni – progetto del nuovo; progetto dell’esistente (dunque recupero, restauro, valorizzazione); immagine, percezione e comunicazione; città, territorio e ambiente; aspetti economico-sociali – ognuna interpretata nell’ottica del suo concreto rapporto con la qualità della vita. Il volume lascia aperti alcuni interrogativi come: si riuscirà a raggiungere un’autentica consapevolezza del legame fra buona architettura e migliore qualità di vita? Come ogni dibattito serio, il volume offre alcune risposte, ma propone anche nuove, stimolanti domande. Il contributo di Anna Marotta approfondisce i temi di geometrie e complessità nell’architettura contemporanea. Se consideriamo i saperi e i processi geometrici e logico matematici come processi costitutivi di architettura e città, osserviamo come questi – dalle “semplici” geometrie euclidee, fino a quelle frattali, booleane o reticolari che dir si voglia – confermino come una vera e propria Weltanschauung, filosofica visione del mondo, prima ancora di essere un modo per progettare spazi e strutture. Nell’insieme dei processi costitutivi di architettura e città, dunque, un ruolo fondamentale continua a essere svolto dalla geometria (dovremmo oggi dire “le geometrie”) e dalla conseguente visione geometrica. Le argomentazioni trattano diversi temi, dall’architettura non-standard (o blob-architecture o free-form architecture), alla prima mostra di architettura non-standard fino alla geometria dei frattali e all’architettura “liquida” o “fluida” con cenni alle suggestioni dalle geometrie “impossibili”. L’intervento si chiude affrontando il tema delle geometrie simboliche fra Oriente e Occidente. Alla fine di queste riflessioni sul ruolo delle geometrie complesse all’interno del progetto d’architettura nella contemporaneità, è grande la consapevolezza di non poter esprimere conclusioni, che risulterebbero improprie e comunque non sufficientemente maturate. A parziale sintesi, tuttavia, si può consentire con quanto sostiene Renato De Fusco: «nel mondo delle arti visive esiste una componente conformativa e un rappresentativa, ciò che conta è riconoscere, nei vari casi, la prevalenza dell’una sull’altra».Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1859117
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