Raccoglie i risultati di anni di indagini dirette sulle costruzioni della montagna. Le indagini, avviate con intendimenti didattici, si sono trasformate in ricerca nel relazionare gli aspetti costruttivi alle caratteristiche dei singoli contesti, alle risorse, ai modi di vivere ed alle coltivazioni. Per la stesura dell’esperienza c’è stata una riscrittura con un progetto di comunicazione, fotografie – titoli – didascalie – testi, per trasmettere con immediatezza argomenti diversi e favorire la individuazione delle loro relazioni. Le pagine del libro sono state stampate su teli arrotolabili e sono seguite una decina di mostre (Aisone, Ostana, Biella, Valdieri, Marmora, Seren del Grappa, S. Stefano Belbo, …) accompagnate da presentazioni ed incontri. Dai numerosi incontri, in luoghi diversi, si è potuto constatare la diffusione di un grande patrimonio edilizio, spesso abbandonato, non considerato come risorsa da valorizzare: da questo punto di vista le costruzioni sono imprescindibili dal loro contesto. L’impostazione della comunicazione e l’interpretazione del costruito ha favorito relazioni con studiosi Giapponesi con i quali si cerca di trovare opportunità sia per la traduzione in quella lingua, sia per proseguire su un programma di ricerca per più sostenibili modelli di sviluppo.
Flessibile come di pietra. Tattiche di sopravvivenza e pratiche di costruzione nei villaggi montani / Bocco, Andrea; Cavaglia', Gianfranco. - (2008), pp. 1-112.
Flessibile come di pietra. Tattiche di sopravvivenza e pratiche di costruzione nei villaggi montani
BOCCO, Andrea;CAVAGLIA', Gianfranco
2008
Abstract
Raccoglie i risultati di anni di indagini dirette sulle costruzioni della montagna. Le indagini, avviate con intendimenti didattici, si sono trasformate in ricerca nel relazionare gli aspetti costruttivi alle caratteristiche dei singoli contesti, alle risorse, ai modi di vivere ed alle coltivazioni. Per la stesura dell’esperienza c’è stata una riscrittura con un progetto di comunicazione, fotografie – titoli – didascalie – testi, per trasmettere con immediatezza argomenti diversi e favorire la individuazione delle loro relazioni. Le pagine del libro sono state stampate su teli arrotolabili e sono seguite una decina di mostre (Aisone, Ostana, Biella, Valdieri, Marmora, Seren del Grappa, S. Stefano Belbo, …) accompagnate da presentazioni ed incontri. Dai numerosi incontri, in luoghi diversi, si è potuto constatare la diffusione di un grande patrimonio edilizio, spesso abbandonato, non considerato come risorsa da valorizzare: da questo punto di vista le costruzioni sono imprescindibili dal loro contesto. L’impostazione della comunicazione e l’interpretazione del costruito ha favorito relazioni con studiosi Giapponesi con i quali si cerca di trovare opportunità sia per la traduzione in quella lingua, sia per proseguire su un programma di ricerca per più sostenibili modelli di sviluppo.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1679508
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