Il saggio – nel contesto del volume a cura dell’autore e di altri due studiosi - delinea il sistema del verde della città di Budapest nel XIX secolo e ne esamina un particolare aspetto, ovvero il Bazar dei giardini del castello. Inquadrate le vicende del Varosliget (volkspark progettato su concorso pubblico nel 1816) e dell’Isola Margherita (polmone verde al centro del Danubio che a partire dal secondo Ottocento incrementa le sue funzioni pubbliche) lo studio si concentra sul Várkert Bazár, concepito come un mix funzionale sulla base dei progetti di Miklós Ybl (1875). Al contempo giardino e luogo commerciale con botteghe e caffè, funge da cerniera percorribile tra i giardini del Palazzo Reale e il lungodanubio del passeggio, enfatizzando l’uso pubblico della zona e in parallelo evitando l’intensificazione edilizia che avrebbe cancellato la visibilità del lungofiume dal palazzo, come invece era già avvenuto nelle zone limitrofe. Inserito in una più generale lettura delle aree verdi pubbliche nella città europea dell’Ottocento lo studio si basa su letteratura critica precedente e su apposite ricerche presso gli archivi di Budapest.
Budapest: i parchi, il Danubio e il Varkertbazar / Cornaglia, Paolo - In: Paesaggi fluviali e verde urbano / PAOLO CORNAGLIA; GIOVANNI MARIA LUPO; SANDRA POLETTO. - TORINO : CELID, 2008. - ISBN 9788876617706. - pp. 44-55
Budapest: i parchi, il Danubio e il Varkertbazar
CORNAGLIA, Paolo
2008
Abstract
Il saggio – nel contesto del volume a cura dell’autore e di altri due studiosi - delinea il sistema del verde della città di Budapest nel XIX secolo e ne esamina un particolare aspetto, ovvero il Bazar dei giardini del castello. Inquadrate le vicende del Varosliget (volkspark progettato su concorso pubblico nel 1816) e dell’Isola Margherita (polmone verde al centro del Danubio che a partire dal secondo Ottocento incrementa le sue funzioni pubbliche) lo studio si concentra sul Várkert Bazár, concepito come un mix funzionale sulla base dei progetti di Miklós Ybl (1875). Al contempo giardino e luogo commerciale con botteghe e caffè, funge da cerniera percorribile tra i giardini del Palazzo Reale e il lungodanubio del passeggio, enfatizzando l’uso pubblico della zona e in parallelo evitando l’intensificazione edilizia che avrebbe cancellato la visibilità del lungofiume dal palazzo, come invece era già avvenuto nelle zone limitrofe. Inserito in una più generale lettura delle aree verdi pubbliche nella città europea dell’Ottocento lo studio si basa su letteratura critica precedente e su apposite ricerche presso gli archivi di Budapest.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1679313
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