Il disegno si è affermato nel corso dei secoli come la principale forma di espressione dell’architetto, fondamentale medium in quei processi di analisi e sintesi che sono alla base della speculazione teorica e dell’attività pratica insite nel compito professionale. Quali intrecci si sono delineati, nelle varie epoche, tra il disegno, la disciplina architettonica, la speculazione e la pratica progettuale, la geometria in funzione compositiva, rappresentativa e realizzativa, la tecnica e le tecnologie costruttive? In questo libro possibili risposte vengono dalla ricerca, attraverso scritti d’autore, di interrelazioni e complementarità tra disegno e progetto, lette alla luce degli sviluppi della scienza geometrica e della costituzione delle convenzioni grafiche, della specializzazione dei saperi e dell’evoluzione delle tecnologie infografiche. Il contributo, nella pluralità delle voci ascoltate, non ambisce che a delineare un primo percorso atto ad evidenziare il ruolo del disegno quale fondamentale nodo critico del rapporto tra fabrica e ratiocinatione. Il lavoro si propone di indagare interrelazioni e complementarità tra disegno e progetto, lette nella loro evoluzione storica alla luce degli sviluppi della scienza geometrica e della costituzione delle convenzioni grafiche, della specializzazione dei saperi e dell’evoluzione delle tecnologie infografiche. Per rispondere a tale obiettivo si è resa indispensabile la ricerca del significato dell’architettura e del ruolo dell’architetto, la focalizzazione dei nessi fra architettura, progetto, disegno, l’indagine sulle relazioni fra fasi progettuali e disegno, anche in considerazione dello sviluppo della tecnica. Più che cercare risposte univoche è parso interessante far emergere le posizioni dialettiche di alcuni protagonisti della teoria e della pratica architettonica, lontani nel tempo e nello spazio, volte a evidenziare i differenti modi di intendere il disegno. Per leggere e interpretare in modo diacronico le visioni dei diversi autori, sono state assunte quelle fonti, di differente connotazione, che, nei secoli, hanno rappresentato la letteratura architettonica, tramite per l’enunciazione della poetica degli autori. Ai trattati seguono i manuali e le voci enciclopediche, e infine, scritti eterogenei, consistenti, per la maggior parte, in monografie, saggi brevi, articoli, editoriali, testi di discorsi e conferenze, interviste. La difformità dei testi presi in considerazione, reca con se le differenti impostazioni che li caratterizzano: i trattati, indirizzati ad un’élite di intellettuali, esprimono idee, teorie e principi generali formulati a priori, i manuali, la cui finalità divulgativa, spesso associata all’indirizzo didattico, impone la semplificazione in forme di conoscenza trasmissibili, mediante esempi, si propongono di ridurre a sistema i dati derivati dall’esperienza. Negli scritti, infine, è evidentemente assente quella ricerca di onnicomprensività e sistematicità che informava le fonti precedenti, in favore di espressioni di punti di vista di volta in volta relativi a tematiche particolari, che sono state ricostruite a posteriori. Le tavole e i disegni che accompagnano i testi testimoniano le riverberazioni fra posizioni ideologiche e scelte rappresentative, fra modi di «sentire» il progetto e modi di esprimerlo. La nuova edizione (la prima edizione del volume è del 2004) è corredata da un CD-Rom, complementare al testo, in cui vengono svolte letture diacroniche, prevalentemente per immagini, su temi nodali per la comprensione e per l’interpretazione delle relazioni tra disegno e progetto. La prima edizione (2004) è stata ritenuta meritevole della presentazione al Convegno UID "Il progetto del disegno", Lerici 14-16 ottobre 2004. Tale presentazione è stata svolta nel corso del suddetto Convegno dal prof. Secondino Coppo del Politecnico di Torino.
Il disegno dell’architettura. Perlustrazione critica e lettura interpretativa dai trattati agli scritti contemporanei / Spallone, Roberta. - (2006), pp. 1-192.
Il disegno dell’architettura. Perlustrazione critica e lettura interpretativa dai trattati agli scritti contemporanei
SPALLONE, Roberta
2006
Abstract
Il disegno si è affermato nel corso dei secoli come la principale forma di espressione dell’architetto, fondamentale medium in quei processi di analisi e sintesi che sono alla base della speculazione teorica e dell’attività pratica insite nel compito professionale. Quali intrecci si sono delineati, nelle varie epoche, tra il disegno, la disciplina architettonica, la speculazione e la pratica progettuale, la geometria in funzione compositiva, rappresentativa e realizzativa, la tecnica e le tecnologie costruttive? In questo libro possibili risposte vengono dalla ricerca, attraverso scritti d’autore, di interrelazioni e complementarità tra disegno e progetto, lette alla luce degli sviluppi della scienza geometrica e della costituzione delle convenzioni grafiche, della specializzazione dei saperi e dell’evoluzione delle tecnologie infografiche. Il contributo, nella pluralità delle voci ascoltate, non ambisce che a delineare un primo percorso atto ad evidenziare il ruolo del disegno quale fondamentale nodo critico del rapporto tra fabrica e ratiocinatione. Il lavoro si propone di indagare interrelazioni e complementarità tra disegno e progetto, lette nella loro evoluzione storica alla luce degli sviluppi della scienza geometrica e della costituzione delle convenzioni grafiche, della specializzazione dei saperi e dell’evoluzione delle tecnologie infografiche. Per rispondere a tale obiettivo si è resa indispensabile la ricerca del significato dell’architettura e del ruolo dell’architetto, la focalizzazione dei nessi fra architettura, progetto, disegno, l’indagine sulle relazioni fra fasi progettuali e disegno, anche in considerazione dello sviluppo della tecnica. Più che cercare risposte univoche è parso interessante far emergere le posizioni dialettiche di alcuni protagonisti della teoria e della pratica architettonica, lontani nel tempo e nello spazio, volte a evidenziare i differenti modi di intendere il disegno. Per leggere e interpretare in modo diacronico le visioni dei diversi autori, sono state assunte quelle fonti, di differente connotazione, che, nei secoli, hanno rappresentato la letteratura architettonica, tramite per l’enunciazione della poetica degli autori. Ai trattati seguono i manuali e le voci enciclopediche, e infine, scritti eterogenei, consistenti, per la maggior parte, in monografie, saggi brevi, articoli, editoriali, testi di discorsi e conferenze, interviste. La difformità dei testi presi in considerazione, reca con se le differenti impostazioni che li caratterizzano: i trattati, indirizzati ad un’élite di intellettuali, esprimono idee, teorie e principi generali formulati a priori, i manuali, la cui finalità divulgativa, spesso associata all’indirizzo didattico, impone la semplificazione in forme di conoscenza trasmissibili, mediante esempi, si propongono di ridurre a sistema i dati derivati dall’esperienza. Negli scritti, infine, è evidentemente assente quella ricerca di onnicomprensività e sistematicità che informava le fonti precedenti, in favore di espressioni di punti di vista di volta in volta relativi a tematiche particolari, che sono state ricostruite a posteriori. Le tavole e i disegni che accompagnano i testi testimoniano le riverberazioni fra posizioni ideologiche e scelte rappresentative, fra modi di «sentire» il progetto e modi di esprimerlo. La nuova edizione (la prima edizione del volume è del 2004) è corredata da un CD-Rom, complementare al testo, in cui vengono svolte letture diacroniche, prevalentemente per immagini, su temi nodali per la comprensione e per l’interpretazione delle relazioni tra disegno e progetto. La prima edizione (2004) è stata ritenuta meritevole della presentazione al Convegno UID "Il progetto del disegno", Lerici 14-16 ottobre 2004. Tale presentazione è stata svolta nel corso del suddetto Convegno dal prof. Secondino Coppo del Politecnico di Torino.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1675813
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