Le questioni affrontate in questo libro riguardano le tecniche di composizione viste all’interno di quel complesso rapporto che il progetto d’architettura instaura tra le figure di riferimento e quelle di progetto. Scegliendo come campo di indagine la nascita della forma moderna del progetto e applicandosi ad uno dei momenti più alti dell’opera degli architetti rinascimentali, la costruzione della basilica di San Pietro in Vaticano nel XV e nel XVI secolo, questo studio indaga il rapporto tra rappresentazione e progetto articolandosi in due parti. La prima verifica il passaggio da una strumentazione di progetto per via di regole ad una per modelli, studiando le implicazioni analitiche e progettuali dell’uso delle tecniche della rappresentazione architettonica. La seconda parte affronta invece un’analisi compositiva della pluralità di figure architettoniche e retoriche sviluppate nel progetto e nella costruzione della fabbrica di San Pietro, illustrando una ricchezza di procedimenti compositivi ed un eclettismo figurativo prodotti entro la formidabile unitarietà del programma iconografico. La basilica di San Pietro assume qui un valore allegorico rispetto al progetto di architettura, al suo carattere composito, sollevando ancora una volta un problema di natura metodologica nella ricerca scientifica in composizione architettonica.
Tecniche di ripetizione. Rappresentazione e composizione nei progetti per la basilica di San Pietro. Prefazione di Gianni Fabbri e presentazione di Giancarlo Motta e Antonia Pizzigoni / Ravagnati, Carlo. - (2003), p. 208.
Tecniche di ripetizione. Rappresentazione e composizione nei progetti per la basilica di San Pietro. Prefazione di Gianni Fabbri e presentazione di Giancarlo Motta e Antonia Pizzigoni
RAVAGNATI, CARLO
2003
Abstract
Le questioni affrontate in questo libro riguardano le tecniche di composizione viste all’interno di quel complesso rapporto che il progetto d’architettura instaura tra le figure di riferimento e quelle di progetto. Scegliendo come campo di indagine la nascita della forma moderna del progetto e applicandosi ad uno dei momenti più alti dell’opera degli architetti rinascimentali, la costruzione della basilica di San Pietro in Vaticano nel XV e nel XVI secolo, questo studio indaga il rapporto tra rappresentazione e progetto articolandosi in due parti. La prima verifica il passaggio da una strumentazione di progetto per via di regole ad una per modelli, studiando le implicazioni analitiche e progettuali dell’uso delle tecniche della rappresentazione architettonica. La seconda parte affronta invece un’analisi compositiva della pluralità di figure architettoniche e retoriche sviluppate nel progetto e nella costruzione della fabbrica di San Pietro, illustrando una ricchezza di procedimenti compositivi ed un eclettismo figurativo prodotti entro la formidabile unitarietà del programma iconografico. La basilica di San Pietro assume qui un valore allegorico rispetto al progetto di architettura, al suo carattere composito, sollevando ancora una volta un problema di natura metodologica nella ricerca scientifica in composizione architettonica.Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1521903
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