Ai margini meridionali della fortificazione che disegna la mandorla di Torino barocca, nell’isolato di Santa Barbara, oggi delimitato dalle vie Arcivescovado a nord, Arsenale a est, Don Giovanni Minzoni a ovest e corso Matteotti a sud, l’attuale sede della Scuola di Applicazione dell’Esercito è esito di un lungo cantiere aperto negli anni Trenta del Settecento. Firmato dal capitano Antonio Felice De Vincenti, il progetto si appoggia a un’interessante soluzione elaborata da Filippo Juvarra, il celebre architetto messinese chiamato nella capitale dal sovrano Vittorio Amedeo II, per la ridefinizione del Regio Arsenale, un complesso di volumi già esistenti, poligoni, laboratori e fonderia che la letteratura attribuisce a professionisti attivi nella città sabauda nel secondo Seicento. L’imponente fabbricato, inizialmente organizzato intorno ad ampi cortili quadrangolari, è subito qualificato da eleganti e raffinati prospetti rivolti verso la città, espressione dell’importanza sempre attribuita all’istituzione, ancora ripetuti verso le corti interne. I primi disegni restituiscono, infatti, oltre a una grande corte, le forme di un secondo cortile in cui fonderia, officine e magazzini, superando l’identità di spazi di servizio, concorrono a qualificare l’intero complesso. Il contributo, a quattro mani, frutto di un'estesa ricerca, è stato pubblicato in un volume miscellaneo che celebra l'avvenuto restauro del cortile d'onore del complesso.

La Scuola di Applicazione dell’Esercito: architettura e città / The School of Applied Military Studies: Architecture and City / Devoti, Chiara; Gianasso, Elena - In: Palazzo Arsenale. Tradizione modernità e futuro / Tradition modernity and future / Barberis W. (a cura di). - STAMPA. - Genova : Sagep, 2021. - ISBN 978-88-6373-756-1. - pp. 43-69

La Scuola di Applicazione dell’Esercito: architettura e città / The School of Applied Military Studies: Architecture and City

Devoti, Chiara;Gianasso, Elena
2021

Abstract

Ai margini meridionali della fortificazione che disegna la mandorla di Torino barocca, nell’isolato di Santa Barbara, oggi delimitato dalle vie Arcivescovado a nord, Arsenale a est, Don Giovanni Minzoni a ovest e corso Matteotti a sud, l’attuale sede della Scuola di Applicazione dell’Esercito è esito di un lungo cantiere aperto negli anni Trenta del Settecento. Firmato dal capitano Antonio Felice De Vincenti, il progetto si appoggia a un’interessante soluzione elaborata da Filippo Juvarra, il celebre architetto messinese chiamato nella capitale dal sovrano Vittorio Amedeo II, per la ridefinizione del Regio Arsenale, un complesso di volumi già esistenti, poligoni, laboratori e fonderia che la letteratura attribuisce a professionisti attivi nella città sabauda nel secondo Seicento. L’imponente fabbricato, inizialmente organizzato intorno ad ampi cortili quadrangolari, è subito qualificato da eleganti e raffinati prospetti rivolti verso la città, espressione dell’importanza sempre attribuita all’istituzione, ancora ripetuti verso le corti interne. I primi disegni restituiscono, infatti, oltre a una grande corte, le forme di un secondo cortile in cui fonderia, officine e magazzini, superando l’identità di spazi di servizio, concorrono a qualificare l’intero complesso. Il contributo, a quattro mani, frutto di un'estesa ricerca, è stato pubblicato in un volume miscellaneo che celebra l'avvenuto restauro del cortile d'onore del complesso.
2021
978-88-6373-756-1
Palazzo Arsenale. Tradizione modernità e futuro / Tradition modernity and future
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2948025