René Ouvrard, Architecture Harmonique (...), edizione a cura di Vasco Zara

Più ancora che un’edizione critica, quella di Vasco Zara è la storia del travisamento esemplare di un testo. Nel 1679 René Ouvrard, maestro di musica alla Sainte-Chapelle di Parigi, pubblicava uno scritto, singolarmente conciso ma anche eccezionalmente chiaro, sul rapporto tra musica e architettura. La Architecture Harmonique, ou application de la doctrine des proportions de la musique à l’architecture - in sole trenta pagine, più un pamphlet che un trattato - è dedicata al “più potente protettore delle arti in Francia, e forse nel mondo” (Rykwert), il ministro Colbert, il quale aveva da poco affidato a Ouvrard il compito di contribuire, con alcune lezioni, all’educazione del proprio figlio Jules-Armand. La pubblicazione si configurava dunque come il “frutto di una contingenza” (V. Zara, p.26), a cui non era estraneo un fine autopromozionale...