Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento di sensibilità sul tema della robotica di telepresenza che, nello scenario della robotica di servizio, apre a nuove relazioni “uomo-macchina-uomo”. Nati per rispondere ad esigenze commerciali come teleconferenze, accoglienza e guida di ospiti in ambienti di lavoro, la loro diffusione sta aumentando anche in ambiti ad alto impatto sociale. Questo consente agli utenti che si trovano a distanza per gravi motivi, di mettersi in contatto con il singolo o la collettività in modo naturale, attraverso il proprio volto e voce, interagendo con lo spazio da remoto. Il robot può ricevere o inviare stimoli, agire e interagire seguendo il movimento di un individuo o di un gruppo, vivendo in tempo reale spazi e attività. L’introduzione di questa tecnologia apre riflessioni sulla propria accettazione, sia sotto il profilo funzionale che estetico, da parte dell’utente nei vari contesti di applicazione. Infatti, l’aumento delle proposte commerciali e sperimentazioni legate alla robotica di telepresenza non sempre restituisce risultati soddisfacenti sotto il profilo User Centered Design. La ricerca proposta intende esplorare alcuni ambiti socio-collettivi, al fine di creare linee guida per la concezione di un prodotto aggregabile e personalizzabile, adattabile ai diversi contesti.

Here. Human Engagement in Robotics Experience / Abbate, Lorenza; Porfirione, Claudia; Burlando, Francesco; Casiddu, Niccolò; Gabbatore, Stefano. - ELETTRONICO. - (2020), pp. 471-475. (Intervento presentato al convegno Assemblea Annuale della Società Italiana di Design 2019 tenutosi a Ascoli Piceno nel 13-14 giugno 2019).

Here. Human Engagement in Robotics Experience

Lorenza Abbate;Stefano Gabbatore
2020

Abstract

Negli ultimi anni abbiamo assistito ad un aumento di sensibilità sul tema della robotica di telepresenza che, nello scenario della robotica di servizio, apre a nuove relazioni “uomo-macchina-uomo”. Nati per rispondere ad esigenze commerciali come teleconferenze, accoglienza e guida di ospiti in ambienti di lavoro, la loro diffusione sta aumentando anche in ambiti ad alto impatto sociale. Questo consente agli utenti che si trovano a distanza per gravi motivi, di mettersi in contatto con il singolo o la collettività in modo naturale, attraverso il proprio volto e voce, interagendo con lo spazio da remoto. Il robot può ricevere o inviare stimoli, agire e interagire seguendo il movimento di un individuo o di un gruppo, vivendo in tempo reale spazi e attività. L’introduzione di questa tecnologia apre riflessioni sulla propria accettazione, sia sotto il profilo funzionale che estetico, da parte dell’utente nei vari contesti di applicazione. Infatti, l’aumento delle proposte commerciali e sperimentazioni legate alla robotica di telepresenza non sempre restituisce risultati soddisfacenti sotto il profilo User Centered Design. La ricerca proposta intende esplorare alcuni ambiti socio-collettivi, al fine di creare linee guida per la concezione di un prodotto aggregabile e personalizzabile, adattabile ai diversi contesti.
2020
9788894338027
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2915094