La sperimentazione nell’ambito del Virtual Heritage si concentra sempre più di frequente sulla ricerca cromatica. La necessità di ottenere ricostruzioni iperrealistiche spinge verso il perfezionamento dell’uso del colore nel digitale, con lo scopo di incentivare una vera e propria “esperienza cromatica immersiva” in ambiente virtuale, di sapore quasi “iperrealistico”. Le applicazioni del colore possono essere suddivise almeno in due grandi settori: uno teso alla simulazione percettiva della realtà, l’altro volto a una schematizzazione astratta di fenomeni e tematismi, convenzionalmente e criticamente classificati. Ripercorrendo cronologicamente vari progetti di VCH, sviluppati in ambiente universitario, in centri di ricerca specializzati, o nel settore museale pubblico e privato, si intende dimostrare quanto l’applicazione di colori e materiali nelle ricostruzioni tridimensionali sia sempre più presente e quanto siano variegate e complesse le finalità espressive e i campi di applicazione (per esigenze scenografiche, comunicative o sensoriali, per differenziare il grado di attendibilità di diverse ipotesi di ricostruzione virtuale, per definire stratificazioni, per associare immagini a contesti o a fasi storiche, ecc.). La casistica proposta costituisce una selezione critica dei dati raccolti durante seminari, conferenze, convegni, corsi e da un’attività di Web screening, finalizzata alla ricerca dei migliori progetti internazionali promossi sui siti internet dei centri di eccellenza che li hanno prodotti, o pubblicati nei vari 3D repository dedicati al VH.

Esperienza cromatica nel Virtual Cultural Heritage: esempi a confronto / Netti, Rossana. - ELETTRONICO. - XVI A:(2020), pp. 351-358. (Intervento presentato al convegno XVI Conferenza del Colore tenutosi a Bergamo (online) nel 3-4 settembre 2020).

Esperienza cromatica nel Virtual Cultural Heritage: esempi a confronto

netti rossana
2020

Abstract

La sperimentazione nell’ambito del Virtual Heritage si concentra sempre più di frequente sulla ricerca cromatica. La necessità di ottenere ricostruzioni iperrealistiche spinge verso il perfezionamento dell’uso del colore nel digitale, con lo scopo di incentivare una vera e propria “esperienza cromatica immersiva” in ambiente virtuale, di sapore quasi “iperrealistico”. Le applicazioni del colore possono essere suddivise almeno in due grandi settori: uno teso alla simulazione percettiva della realtà, l’altro volto a una schematizzazione astratta di fenomeni e tematismi, convenzionalmente e criticamente classificati. Ripercorrendo cronologicamente vari progetti di VCH, sviluppati in ambiente universitario, in centri di ricerca specializzati, o nel settore museale pubblico e privato, si intende dimostrare quanto l’applicazione di colori e materiali nelle ricostruzioni tridimensionali sia sempre più presente e quanto siano variegate e complesse le finalità espressive e i campi di applicazione (per esigenze scenografiche, comunicative o sensoriali, per differenziare il grado di attendibilità di diverse ipotesi di ricostruzione virtuale, per definire stratificazioni, per associare immagini a contesti o a fasi storiche, ecc.). La casistica proposta costituisce una selezione critica dei dati raccolti durante seminari, conferenze, convegni, corsi e da un’attività di Web screening, finalizzata alla ricerca dei migliori progetti internazionali promossi sui siti internet dei centri di eccellenza che li hanno prodotti, o pubblicati nei vari 3D repository dedicati al VH.
2020
978-88-99513-12-2
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