La reutilización eclesial de las iglesias en desuso: cuestiones históricas y críticas en el reciente documento del Consejo Pontificio para la Cultura (2018)

The topic of decommissioning and reuse of redundant or underused churches involves both the scientific debate and the ecclesial communities. For the first time ever, the Vatican institution dedicated to cultural heritage has promoted an investigation among episcopal conferences in Europe, North America and Australia, in order to formulate common guidelines concerning reuse of decommissioned churches. A final document was discussed and approved by the official delegations of 23 episcopal conferences, and published by cardinal Gianfranco Ravasi 17th December 2018. This paper underlines certain aspects of the document, in particular: the re-lationship between identity and adaptivity of historic buildings; the role of historical investigations in defining transformation possibilities of decommissioned churches; the resilience of religious heritage; the involvement of local communities and new “heritage communities” in heritagization and reuse processes; and the need for regional planning in the definition of strategies shared between the ecclesial communities and civil society. Il tema della dismissione e del riuso delle chiese sovrabbondnati o sottoulizzate riguarda sia il dibattito scientifico sia la vita delle comunità ecclesiali. Per la prima volta, le istituzioni vaticane dedicato al patrimonio culturale hanno promosso un’inchiesta tra le conferenze episcopali di Europa, Nord America e Australia, per formulare linee-guida comuni realtive al riuso delle chiese dismesse. Un documento finale è stato discusso e approvato dalle delegazioni ufficiali di 23 conferenze episcopali, e pubblicao dal caardinal Gianfranco Ravasi il 17 dicembre 2018. Il presente contributo sottoline alcuni aspetti del documento, in particolare: il rapporto tra identità e adattivià negli edifici religiosi storici; il duolo delle ricerche storico-architettoniche nel definire le trasformazioni possibili delle chiese dismesse; la resilienza del patrimonio religioso; il coinvolgimento delle comunità locali e di nuove “comunità patrimoniali” nei processi di patrimonializzazione e di riuso; la necessità di una pianificaizone territoriale a scala ampia per la definizione di strategie condivise tra comunità ecclesiali e società civile.