La pianificazione e la realizzazione di grandi opere infrastrutturali genera inevitabilmente posizioni diverse sull´opportunità o meno della loro fattibilità. I processi decisionali tradizionali, in cui a prendere le decisioni sono in pochi seguendo un’impostazione rigida e gerarchica, fa sperare in una maggiore rapidità del processo, e a costi più contenuti. Si procede nella certezza tecnico-scientifica che la soluzione proposta è la migliore, e di ottenere quindi tutte le autorizzazioni necessarie. In questo modo, i diversi punti di vista si radicalizzano in posizioni contrapposte che possono portare a situazioni conflittuali difficilmente risolvibili. Il presente contributo, servendosi dei concetti di “framing” e di “boundary object”, cerca di ridefinire l’approccio al problema. In particolare, le diverse posizioni apparentemente inconciliabili sono considerate come un terreno fertile su cui lavorare per la costruzione di decisioni condivise. Il caso studio della linea ferroviaria AC/AV Verona-Monaco è stato qui scelto per restituire una visione più completa circa i diversi punti di vista degli attori coinvolti, e per sottolineare l’importanza di un approccio condiviso al problema come base per la ricomposizione e la gestione costruttiva dei conflitti.

Prevenire e ricomporre la conflittualità nella realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto: la linea AC/AV del Brennero / Cavallaro, Federico; F., Maino. - (2013), pp. 1-26. (Intervento presentato al convegno XXXIV conferenza italiana di scienze regionali - Il ruolo delle città nell’economia della conoscenza tenutosi a Palermo nel 02-03 settembre 2013).

Prevenire e ricomporre la conflittualità nella realizzazione di grandi infrastrutture di trasporto: la linea AC/AV del Brennero

CAVALLARO, FEDERICO;
2013

Abstract

La pianificazione e la realizzazione di grandi opere infrastrutturali genera inevitabilmente posizioni diverse sull´opportunità o meno della loro fattibilità. I processi decisionali tradizionali, in cui a prendere le decisioni sono in pochi seguendo un’impostazione rigida e gerarchica, fa sperare in una maggiore rapidità del processo, e a costi più contenuti. Si procede nella certezza tecnico-scientifica che la soluzione proposta è la migliore, e di ottenere quindi tutte le autorizzazioni necessarie. In questo modo, i diversi punti di vista si radicalizzano in posizioni contrapposte che possono portare a situazioni conflittuali difficilmente risolvibili. Il presente contributo, servendosi dei concetti di “framing” e di “boundary object”, cerca di ridefinire l’approccio al problema. In particolare, le diverse posizioni apparentemente inconciliabili sono considerate come un terreno fertile su cui lavorare per la costruzione di decisioni condivise. Il caso studio della linea ferroviaria AC/AV Verona-Monaco è stato qui scelto per restituire una visione più completa circa i diversi punti di vista degli attori coinvolti, e per sottolineare l’importanza di un approccio condiviso al problema come base per la ricomposizione e la gestione costruttiva dei conflitti.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2787082