Questo lavoro descrive i diversi tentativi e i conseguenti risultati derivati dall’integrazione di un modello HBIM (Historical Building Information Modeling) in un database (DB) spaziale strutturato e la sua visualizzazione 3D in ambiente GIS. Si tratta di uno studio collegato al progetto europeo ResCult (“Increasing Resilience of Cultural Heritage”), nel cui ambito è stata definita la struttura di un DB per analisi multiscala finalizzate a supportare il patrimonio soggetto a rischio. Per testare la metodologia proposta, è stato scelto il caso studio della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia, situata sulle sponde di un canale, e dunque in una zona a rischio di inondazione. L’edificio presenta elevati valori storico-artistici, anche per il singolare rivestimento di marmi policromi. Il modello digitale 3D della Chiesa è stato generato con strategia HBIM in Revit, associando diversi tipi di informazioni in relazione agli elementi architettonici mediante “parametri condivisi” e “famiglie di sistema”. Questa procedura consente di raggiungere un alto livello di dettaglio (LOD4), ma presenta alcuni problemi dovuti all’interoperabilità semantica e geometrica nell’integrazione in ambiente GIS. Per risolvere questi problemi il DB ResCult è stato esteso aggiungendo una nuova entità che mira a rappresentare gli elementi architettonici modellati nel progetto BIM. Lo scopo dello studio è quello di investigare la conversione e la gestione di dati creati come HBIM all’interno di un ambiente GIS, sfruttando gli standards IFC e CityGML mediante l’utilizzo del software FME di Safe Software.

HBIM in un database GIS 3D semantico / DE RUVO, Valeria; Colucci, Elisabetta; Matrone, Francesca; Lingua, Andrea Maria; Antonia, Spanò. - ELETTRONICO. - ASITA 2019:(2019), pp. 373-380. (Intervento presentato al convegno ASITA 2019 tenutosi a Trieste nel 12-14 Novembre 2019).

HBIM in un database GIS 3D semantico

Valeria De Ruvo;Elisabetta Colucci;Francesca Matrone;Andrea Lingua;Antonia Spanò
2019

Abstract

Questo lavoro descrive i diversi tentativi e i conseguenti risultati derivati dall’integrazione di un modello HBIM (Historical Building Information Modeling) in un database (DB) spaziale strutturato e la sua visualizzazione 3D in ambiente GIS. Si tratta di uno studio collegato al progetto europeo ResCult (“Increasing Resilience of Cultural Heritage”), nel cui ambito è stata definita la struttura di un DB per analisi multiscala finalizzate a supportare il patrimonio soggetto a rischio. Per testare la metodologia proposta, è stato scelto il caso studio della Chiesa di Santa Maria dei Miracoli a Venezia, situata sulle sponde di un canale, e dunque in una zona a rischio di inondazione. L’edificio presenta elevati valori storico-artistici, anche per il singolare rivestimento di marmi policromi. Il modello digitale 3D della Chiesa è stato generato con strategia HBIM in Revit, associando diversi tipi di informazioni in relazione agli elementi architettonici mediante “parametri condivisi” e “famiglie di sistema”. Questa procedura consente di raggiungere un alto livello di dettaglio (LOD4), ma presenta alcuni problemi dovuti all’interoperabilità semantica e geometrica nell’integrazione in ambiente GIS. Per risolvere questi problemi il DB ResCult è stato esteso aggiungendo una nuova entità che mira a rappresentare gli elementi architettonici modellati nel progetto BIM. Lo scopo dello studio è quello di investigare la conversione e la gestione di dati creati come HBIM all’interno di un ambiente GIS, sfruttando gli standards IFC e CityGML mediante l’utilizzo del software FME di Safe Software.
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