Dopo il D.M 1444 del 1968 che ha introdotto gli standard urbanistici, ci si è interrogati periodicamente sulla necessità di aggiornare l'insieme delle regole che determinano la costruzione degli spazi della città pubblica. Già 41 anni fa, le leggi urbanistiche regionali hanno cominciato a introdurre alcune specifiche al D.M 1444. In particolare, dovendo decidere come rinunciare alla cessione di aree per standard urbanistici, le Regioni hanno introdotto l'istituto delle monetizzazioni. Questo tema, seppur parte limitata di un più ampio e complesso dibattito sul rinnovamento e il coordinamento della normativa urbanistica nazionale, presenta una serie di criticità e opportunità teorico-operative su cui vale la pena soffermarsi. A partire da una analisi comparativa delle normative regionali italiane e da numerosi esempi applicativi dei comuni, il saggio si concentra soprattutto sul metodo di calcolo delle monetizzazioni e discute un caso studio innovativo che ha incluso nella computazione anche un principio di perequazione territoriale dei servizi che si basa sulla quantificazione degli standard presenti nelle aree omogenee di Piano Regolatore. Sono stati utilizzati strumenti informativi territoriali con l'obbiettivo di comprendere più efficacemente la distribuzione dei dati relativi agli standard nei luoghi in cui questi sono stati o saranno generati. Il metodo di calcolo proposto potrebbe permettere al decisore pubblico di utilizzare le monetizzazioni senza troppe discrezionalità e in modo più consapevole del semplice calcolo del valore immobiliare del terreno che oggi è largamente utilizzato in Italia.
Le monetizzazioni degli standard urbanistici: esperimenti tra limiti e prospettive / Roccasalva, Giuseppe. - In: TERRITORIO ITALIA. - ISSN 2240-7707. - STAMPA. - 1(2019), pp. 57-73. [10.14609/Ti_2_18_3i]
Le monetizzazioni degli standard urbanistici: esperimenti tra limiti e prospettive
Roccasalva Giuseppe
2019
Abstract
Dopo il D.M 1444 del 1968 che ha introdotto gli standard urbanistici, ci si è interrogati periodicamente sulla necessità di aggiornare l'insieme delle regole che determinano la costruzione degli spazi della città pubblica. Già 41 anni fa, le leggi urbanistiche regionali hanno cominciato a introdurre alcune specifiche al D.M 1444. In particolare, dovendo decidere come rinunciare alla cessione di aree per standard urbanistici, le Regioni hanno introdotto l'istituto delle monetizzazioni. Questo tema, seppur parte limitata di un più ampio e complesso dibattito sul rinnovamento e il coordinamento della normativa urbanistica nazionale, presenta una serie di criticità e opportunità teorico-operative su cui vale la pena soffermarsi. A partire da una analisi comparativa delle normative regionali italiane e da numerosi esempi applicativi dei comuni, il saggio si concentra soprattutto sul metodo di calcolo delle monetizzazioni e discute un caso studio innovativo che ha incluso nella computazione anche un principio di perequazione territoriale dei servizi che si basa sulla quantificazione degli standard presenti nelle aree omogenee di Piano Regolatore. Sono stati utilizzati strumenti informativi territoriali con l'obbiettivo di comprendere più efficacemente la distribuzione dei dati relativi agli standard nei luoghi in cui questi sono stati o saranno generati. Il metodo di calcolo proposto potrebbe permettere al decisore pubblico di utilizzare le monetizzazioni senza troppe discrezionalità e in modo più consapevole del semplice calcolo del valore immobiliare del terreno che oggi è largamente utilizzato in Italia.File | Dimensione | Formato | |
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https://hdl.handle.net/11583/2765893