Partendo dalla considerazione sine qua non che l’ambiente, antropico o naturale, che l’uomo vive condiziona il suo essere cittadino, il testo si propone di investigare i temi della percezione, trasformazione del paesaggio, urbano e rurale, e della necessità di costruirne la sua “bellezza”. Da sempre l’architettura e la città sono stati gli strumenti per la manifestazione della propaganda politica; tuttavia, a di erenza del passato, più o meno recente, oggi troppo spesso gli organi di governo sono lontani dal percepire la lungimiranza della tutela e della valorizzazione dei paesaggi, urbani e rurali, abitati dalla popolazione. Se l’architettura è la più politica delle “arti”, quando è avvenuto il momento di rottura? Quando i governi hanno iniziato a ignorare il paesaggio e si sono dimenticati che «le opere estetiche guadagnavano al sistema politico l’orgoglio e il consenso della gente»2? Qual è il ruolo, oggi, dell’architetto in questo scenario di crisi?

Il paesaggio in crisi. Le responsabilità dell'architetto / Pozzati, Alice - In: Quaderni 15. Paesaggio e democrazia. Partecipazione e governo del territorio nell'età della rete / GABRIELLA BONINO, ROSSANO PAZZAGLI (a cura di). - STAMPA. - Gattatico (RE) : Istituto Alcide Cervi – Biblioteca Archivio Emilio Sereni, 2019. - ISBN 978-88-941999-4-9. - pp. 261-271

Il paesaggio in crisi. Le responsabilità dell'architetto

Alice Pozzati
2019

Abstract

Partendo dalla considerazione sine qua non che l’ambiente, antropico o naturale, che l’uomo vive condiziona il suo essere cittadino, il testo si propone di investigare i temi della percezione, trasformazione del paesaggio, urbano e rurale, e della necessità di costruirne la sua “bellezza”. Da sempre l’architettura e la città sono stati gli strumenti per la manifestazione della propaganda politica; tuttavia, a di erenza del passato, più o meno recente, oggi troppo spesso gli organi di governo sono lontani dal percepire la lungimiranza della tutela e della valorizzazione dei paesaggi, urbani e rurali, abitati dalla popolazione. Se l’architettura è la più politica delle “arti”, quando è avvenuto il momento di rottura? Quando i governi hanno iniziato a ignorare il paesaggio e si sono dimenticati che «le opere estetiche guadagnavano al sistema politico l’orgoglio e il consenso della gente»2? Qual è il ruolo, oggi, dell’architetto in questo scenario di crisi?
2019
978-88-941999-4-9
Quaderni 15. Paesaggio e democrazia. Partecipazione e governo del territorio nell'età della rete
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