Oggigiorno, anche grazie all’impiego diffuso di scansioni derivate da laser scanning terrestre (TLS) e di immagini acquisite da drone (UAV), vengono prodotte agevolmente delle nuvole di punti, che possono essere poi trasformate in modelli geometrici superficiali o volumetrici tridimensionali. Riguardo alla modellazione 3D di organismi edilizi, la più recente emanazione della normativa sulle opere pubbliche rende cogente, anche in Italia, il ricorso alla metodologia BIM (Building Information Modeling) per la progettazione e gestione di un cantiere con procedure informatizzate secondo predefiniti standard. La Geomatica può allora contribuire enormemente alla diffusione di tale metodologia nel settore dell’edilizia, implementando modelli comunemente denominati Historical BIM (HBIM), cioè producendo modelli BIM di edifici esistenti a partire dalle nuvole di punti ottenute da UAV (Unmanned Aerial Vehicle) o TLS. Tale attività sarà sempre più richiesta ai tecnici del settore perché si parla più frequentemente di modelli “as built” (letteralmente “come costruito” ossia modelli dell’esistente) e applicazioni SCAN to BIM, cioè modelli BIM/HBIM costruiti in seguito al rilevamento dell’esistente e/o relativi a stati di avanzamento di un cantiere. Obiettivo principale dell’edizione 2018 del benchmark SIFET (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia), i cui risultati sono stati presentati al Convegno Annuale SIFET (Gaeta, Giugno 2018), è stato quindi la sperimentazione del processo di utilizzo di una o più nuvole di punti, acquisite con strumenti e metodologie diverse, finalizzato all’ottenimento di un modello HBIM di un bene culturale e alla valutazione critica del processo SCAN to BIM, di cui si riportano i principali risultati in questo contributo.

IL BENCHMARK SIFET 2018: Restituzione di modelli 3D/BIM/HBIM da nuvole di punti prodotte da rilievi UAV o laser scanning terrestre / Matrone, Francesca; Castagnetti, Cristina; Scianna, Andrea. - ELETTRONICO. - (2018), pp. 901-910. (Intervento presentato al convegno 22a Conferenza Nazionale ASITA tenutosi a Bolzano nel 27-29 Novembre 2018).

IL BENCHMARK SIFET 2018: Restituzione di modelli 3D/BIM/HBIM da nuvole di punti prodotte da rilievi UAV o laser scanning terrestre

francesca Matrone;
2018

Abstract

Oggigiorno, anche grazie all’impiego diffuso di scansioni derivate da laser scanning terrestre (TLS) e di immagini acquisite da drone (UAV), vengono prodotte agevolmente delle nuvole di punti, che possono essere poi trasformate in modelli geometrici superficiali o volumetrici tridimensionali. Riguardo alla modellazione 3D di organismi edilizi, la più recente emanazione della normativa sulle opere pubbliche rende cogente, anche in Italia, il ricorso alla metodologia BIM (Building Information Modeling) per la progettazione e gestione di un cantiere con procedure informatizzate secondo predefiniti standard. La Geomatica può allora contribuire enormemente alla diffusione di tale metodologia nel settore dell’edilizia, implementando modelli comunemente denominati Historical BIM (HBIM), cioè producendo modelli BIM di edifici esistenti a partire dalle nuvole di punti ottenute da UAV (Unmanned Aerial Vehicle) o TLS. Tale attività sarà sempre più richiesta ai tecnici del settore perché si parla più frequentemente di modelli “as built” (letteralmente “come costruito” ossia modelli dell’esistente) e applicazioni SCAN to BIM, cioè modelli BIM/HBIM costruiti in seguito al rilevamento dell’esistente e/o relativi a stati di avanzamento di un cantiere. Obiettivo principale dell’edizione 2018 del benchmark SIFET (Società Italiana di Fotogrammetria e Topografia), i cui risultati sono stati presentati al Convegno Annuale SIFET (Gaeta, Giugno 2018), è stato quindi la sperimentazione del processo di utilizzo di una o più nuvole di punti, acquisite con strumenti e metodologie diverse, finalizzato all’ottenimento di un modello HBIM di un bene culturale e alla valutazione critica del processo SCAN to BIM, di cui si riportano i principali risultati in questo contributo.
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