Le nuove questioni sociali, ambientali ed ecologiche della città e del territorio contemporaneo dell’epoca ‘antropocenica’, che interessano direttamente il nostro benessere e la qualità del vivere urbano, e che riguardano tanto i temi delle disuguaglianze che quelli dell’adattamento al cambiamento climatico, della prevenzione dei rischi, della sicurezza alimentare e più in generale della limitazione dei processi di antropizzazione del territorio, impongono un cambiamento radicale dei paradigmi e delle forme della pianificazione e del progetto urbanistico. Una revisione non solo dei modelli tradizionali dell’urbanistica moderna, prevalentemente orientati a governare processi di crescita urbana e di infrastrutturazione del territorio ma anche dei modelli più recenti che, in una fase di profonda contrazione dei sistemi economici di matrice industriale, si sono concentrati per lo più sul governo puntuale delle trasformazioni e delle riconversioni delle dismissioni urbane, senza tuttavia riuscire né a limitare l’intensità persistente dei processi urbanizzativi diffusi, né a innestare più ampi effetti di rigenerazione urbana (nelle sue molteplici componenti: ambientali, sociali, abitative e occupazionali) all’interno di tessuti sempre meno efficienti e vivibili della città consolidata. Appare evidente che paradigmi adeguati a rispondere alle nuove priorità del governo del territorio investono direttamente la ridefinizione dei connotati di ‘interesse collettivo’ del piano e del progetto urbanistico introducendo anche nozioni di performance sociali, ecologiche e ambientali, nelle forme complesse e diffuse della città contemporanea. Un processo di innovazione del progetto urbanistico che pone sfide articolate che richiedono, per rispondere alle menzionate nuove questioni economico-sociali, ecologiche e ambientali, energetiche e tecnologiche, differenti livelli di innovazione. Da un lato ridefinendo il progetto spaziale del piano e il telaio della struttura urbana intorno al progetto dello spazio pubblico e delle reti ambientali e fruitive della città contemporanea (‘infrastrutture verdi e blu’); dall’altra introducendo nuovi parametri e indicatori qualitativi e prestazionali, che siano non solo adeguati a verificare la sostenibilità delle strategie e delle scelte di piano ma anche capaci di aggiornare i caratteri e i contenuti tradizionali del progetto urbanistico, da rinnovare nei suoi processi e strumenti ma stabile nei suoi fini, a protezione degli interessi collettivi, a difesa della qualità degli spazi nei quali viviamo. Il capitolo fa parte del volume che trae spunto dalle questioni emerse nel corso della X Giornata di Studi Inu (Napoli, Dicembre 2017) dal titolo “Crisi e rinascita delle città”, che, dopo oltre 10 anni dalla prima, costituisce quasi un bilancio dell’evoluzione – ancora in corso e dai contorni non del tutto delineati - nelle discipline che si occupano oggi di territorio.

Priorità per il progetto urbanistico. Reti ambientali, nuovi standard e rigenerazione urbana / Arcidiacono, Andrea; Giaimo, Carolina; Talia, Michele (ACCADEMIA). - In: Sviluppare, rigenerare, ricostruire città. Questioni e sfide contemporanee / F.D. Moccia e M. Sepe. - STAMPA. - Roma : INU Edizioni, 2018. - ISBN 978-88-7603-184-7. - pp. 166-179

Priorità per il progetto urbanistico. Reti ambientali, nuovi standard e rigenerazione urbana

Carolina Giaimo;
2018

Abstract

Le nuove questioni sociali, ambientali ed ecologiche della città e del territorio contemporaneo dell’epoca ‘antropocenica’, che interessano direttamente il nostro benessere e la qualità del vivere urbano, e che riguardano tanto i temi delle disuguaglianze che quelli dell’adattamento al cambiamento climatico, della prevenzione dei rischi, della sicurezza alimentare e più in generale della limitazione dei processi di antropizzazione del territorio, impongono un cambiamento radicale dei paradigmi e delle forme della pianificazione e del progetto urbanistico. Una revisione non solo dei modelli tradizionali dell’urbanistica moderna, prevalentemente orientati a governare processi di crescita urbana e di infrastrutturazione del territorio ma anche dei modelli più recenti che, in una fase di profonda contrazione dei sistemi economici di matrice industriale, si sono concentrati per lo più sul governo puntuale delle trasformazioni e delle riconversioni delle dismissioni urbane, senza tuttavia riuscire né a limitare l’intensità persistente dei processi urbanizzativi diffusi, né a innestare più ampi effetti di rigenerazione urbana (nelle sue molteplici componenti: ambientali, sociali, abitative e occupazionali) all’interno di tessuti sempre meno efficienti e vivibili della città consolidata. Appare evidente che paradigmi adeguati a rispondere alle nuove priorità del governo del territorio investono direttamente la ridefinizione dei connotati di ‘interesse collettivo’ del piano e del progetto urbanistico introducendo anche nozioni di performance sociali, ecologiche e ambientali, nelle forme complesse e diffuse della città contemporanea. Un processo di innovazione del progetto urbanistico che pone sfide articolate che richiedono, per rispondere alle menzionate nuove questioni economico-sociali, ecologiche e ambientali, energetiche e tecnologiche, differenti livelli di innovazione. Da un lato ridefinendo il progetto spaziale del piano e il telaio della struttura urbana intorno al progetto dello spazio pubblico e delle reti ambientali e fruitive della città contemporanea (‘infrastrutture verdi e blu’); dall’altra introducendo nuovi parametri e indicatori qualitativi e prestazionali, che siano non solo adeguati a verificare la sostenibilità delle strategie e delle scelte di piano ma anche capaci di aggiornare i caratteri e i contenuti tradizionali del progetto urbanistico, da rinnovare nei suoi processi e strumenti ma stabile nei suoi fini, a protezione degli interessi collettivi, a difesa della qualità degli spazi nei quali viviamo. Il capitolo fa parte del volume che trae spunto dalle questioni emerse nel corso della X Giornata di Studi Inu (Napoli, Dicembre 2017) dal titolo “Crisi e rinascita delle città”, che, dopo oltre 10 anni dalla prima, costituisce quasi un bilancio dell’evoluzione – ancora in corso e dai contorni non del tutto delineati - nelle discipline che si occupano oggi di territorio.
2018
978-88-7603-184-7
Sviluppare, rigenerare, ricostruire città. Questioni e sfide contemporanee
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