La curatela riguarda il coordinamento della Sessione 13.II dell’VIII Congresso Internazionale AISU (Napoli, 2017), e comprende il saggio critico introduttivo insieme a venti saggi interdisciplinari. La Sessione si è proposta di evidenziare come il viaggio (quale che ne sia la sua origine, dallo studio al lavoro, al diletto), imprima nella memoria del viaggiatore un ricordo – non sempre necessariamente veritiero e certo – ma al contrario profondamente contrassegnato dalla propria sensibilità, formazione, provenienza. Dai taccuini di schizzi che vengono a posteriori “messi in bella”, alle raccolte di incisioni appositamente realizzate, fino ai “carnets de voyage”, la memoria assume codificazioni, modelli, a tratti ripetitivi, in altri casi innovativi, fino alla costruzione di paesaggi di mito, in larga misura inventati, nella maggior parte dei casi stereotipati. È stato tema principe quello dell’analisi, in particolare, del rapporto quali-quantitativo tra immagine reale (iconografica principalmente, ma anche descrittiva) e stereotipo, tra ricordo quasi privo di epurazione e viceversa costruzione “geopolitica” della raffigurazione, tra immediatezza e al contrario rilettura, più o meno colta, più o meno idealizzata. Analogamente ha posto una notevole attenzione alla valutazione della misura in cui la formazione del viaggiatore e la sua provenienza abbiano inciso nella trascrizione della città e del paesaggio, cercando di comprendere le ragioni che portano, in determinate aree geografiche, alla costruzione di identità falsate, di iconografie di maniera e alla esaltazione – del tutto parziale – di alcuni elementi a scapito di altri. La trattazione muove cronologicamente dall’età moderna a quella contemporanea, con esperienze di viaggi in Italia, in Europa, nel Nuovo Mondo. È stato possibile individuare, all’interno della sessione B13, una serie di sottosessioni, o di macrotemi, che permettessero di ricondurre ad ambiti la grande varietà dei diversi contributi. Ne sono derivate le sottosessioni che abbiamo intitolato: A. Entro l’Italia, scoprendo l’Italia: viaggio e memoria in età moderna, B. Visitatori in Italia tra età moderna e primo Novecento: realtà vs. mito, C. Visitatori e scoperte dall’Europa al Nuovo Mondo dal Cinquecento a oggi, D. Il ricordo di viaggio in età contemporanea: realtà e costruzione nel tentativo di rendere conto – seppure con tutti i limiti delle generalizzazioni – del diverso, sfaccettato e ricchissimo approccio che i partecipanti alla sessione offrivano rispetto al tema generale non solo del congresso, ma della sessione da noi coordinata.

Viaggiare, ricordare, narrare e rappresentare: modelli e soluzioni di trasmissione degli esiti del viaggio / Devoti, Chiara; Naretto, Monica. - ELETTRONICO. - (2017), pp. 963-1124.

Viaggiare, ricordare, narrare e rappresentare: modelli e soluzioni di trasmissione degli esiti del viaggio

Devoti Chiara;Naretto Monica
2017

Abstract

La curatela riguarda il coordinamento della Sessione 13.II dell’VIII Congresso Internazionale AISU (Napoli, 2017), e comprende il saggio critico introduttivo insieme a venti saggi interdisciplinari. La Sessione si è proposta di evidenziare come il viaggio (quale che ne sia la sua origine, dallo studio al lavoro, al diletto), imprima nella memoria del viaggiatore un ricordo – non sempre necessariamente veritiero e certo – ma al contrario profondamente contrassegnato dalla propria sensibilità, formazione, provenienza. Dai taccuini di schizzi che vengono a posteriori “messi in bella”, alle raccolte di incisioni appositamente realizzate, fino ai “carnets de voyage”, la memoria assume codificazioni, modelli, a tratti ripetitivi, in altri casi innovativi, fino alla costruzione di paesaggi di mito, in larga misura inventati, nella maggior parte dei casi stereotipati. È stato tema principe quello dell’analisi, in particolare, del rapporto quali-quantitativo tra immagine reale (iconografica principalmente, ma anche descrittiva) e stereotipo, tra ricordo quasi privo di epurazione e viceversa costruzione “geopolitica” della raffigurazione, tra immediatezza e al contrario rilettura, più o meno colta, più o meno idealizzata. Analogamente ha posto una notevole attenzione alla valutazione della misura in cui la formazione del viaggiatore e la sua provenienza abbiano inciso nella trascrizione della città e del paesaggio, cercando di comprendere le ragioni che portano, in determinate aree geografiche, alla costruzione di identità falsate, di iconografie di maniera e alla esaltazione – del tutto parziale – di alcuni elementi a scapito di altri. La trattazione muove cronologicamente dall’età moderna a quella contemporanea, con esperienze di viaggi in Italia, in Europa, nel Nuovo Mondo. È stato possibile individuare, all’interno della sessione B13, una serie di sottosessioni, o di macrotemi, che permettessero di ricondurre ad ambiti la grande varietà dei diversi contributi. Ne sono derivate le sottosessioni che abbiamo intitolato: A. Entro l’Italia, scoprendo l’Italia: viaggio e memoria in età moderna, B. Visitatori in Italia tra età moderna e primo Novecento: realtà vs. mito, C. Visitatori e scoperte dall’Europa al Nuovo Mondo dal Cinquecento a oggi, D. Il ricordo di viaggio in età contemporanea: realtà e costruzione nel tentativo di rendere conto – seppure con tutti i limiti delle generalizzazioni – del diverso, sfaccettato e ricchissimo approccio che i partecipanti alla sessione offrivano rispetto al tema generale non solo del congresso, ma della sessione da noi coordinata.
2017
978-88-99930-02-8
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