Rappresentazioni economiche e cambiamenti urbanistici: approcci e letture alla trasformazione urbana torinese

Questo lavoro si inserisce nel dibattito, talvolta controverso e ambiguo, circa il rapporto tra economia e pianificazione spaziale che ha guidato le trasformazioni urbane di Torino negli ultimi vent’anni, nel tentativo di indagare le modalità con le quali il sistema economico torinese ha influenzato il processo di trasformazione urbana avviato dal PRG di Gregotti-Cagnardi del 95’ e coadiuvato da un insieme di condizioni economiche favorevoli. Il paper pone una riflessione su due possibili approcci che consentono in qualche maniera di circostanziare quale modello economico-spaziale ha influenzato il processo di trasformazione urbana. La dimensione temporale a cui questo contributo fa riferimento è interconnessa al ruolo, alla funzione e a ciò che ha rappresentato il PRG del 1995 nell’immaginare una struttura urbana che accompagnasse il processo evolutivo di una città contrassegnata dal passaggio da una epoca fordista ormai giunta al suo epilogo ad una postfordista caratterizzata da una fase economica incerta. La lettura delle dinamiche del modello di sviluppo urbano adottato a Torino, mostra come il processo di trasformazione urbana, che ne ha contraddistinto l’attività pianificatoria degli ultimi vent’anni, sembra essere paradigmatico nella misura in cui l’azione congiunta delle dinamiche spaziali e delle dinamiche del sistema economico locale, coadiuvate da alcune retoriche dominanti, hanno inciso profondamente, non necessariamente nella sua accezione positivista, sul processo di rinascita urbana della città. Il paper individua nel growth-dependent planning paradigm (Rydin, 2013), e cioè in un modello di pianificazione spaziale influenzato dai dettami del mercato, uno dei possibili approcci per analizzare gli spazi della trasformazione urbana torinese.