La tesi sostenuta: è possibile prendere posizione nei confronti della “questione delle abitazioni” solo a partire da una ricognizione generale del patrimonio abitativo. Altrimenti, le supposte innovazioni non sorrette da un impalcato teorico adeguato, sono condannate a essere ineffettuali. Il campo logico fa riferimento alla necessità di una descrizione generale di cosa costituisce abitazione all’interno dei limiti spaziali di riferimento, come condizione preliminare per sperimentare teorie e storie, ipotesi di modificazione, politiche. L’abitazione si mostra come una misura di welfare storicamente determinata, che include/esclude da ambiti privati/pubblici funzioni della vita divenute essenziali per il benessere di individui, famiglie, gruppi: della popolazione, e della sua riproduzione. L’ipotesi introdotta considera insufficienti i repertori e le basi informative fornite dalle prassi neoliberiste e dagli studi accademici, messi in discussione dalla condizione di “crisi” intervenuta a partire dal 2007. Di fronte alle perduranti difficoltà di definire nuove forme di cittadinanza e di diritto all’abitazione, all’acuirsi della sofferenza sociale alla ridefinizione e contrazione dei ceti medi, alla rigenerazione di forme differenti dal passato di disuguaglianza, esclusione e disagio, occorre rimettere a fuoco un punto di osservazione generale sulla casa e l’abitare, capace di nominare nuovamente istanze e priorità.

Italia contemporanea. La casa e l’abitare / Paone, Fabrizio - In: Atti della XVIII Conferenza Nazionale SIU. Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive, Venezia, 11-13 giugno 2015 / AA. VV.. - ELETTRONICO. - Roma/Milano : Planum Publisher, 2015. - ISBN 9788899237042. - pp. 1317-1321

Italia contemporanea. La casa e l’abitare

PAONE, FABRIZIO
2015

Abstract

La tesi sostenuta: è possibile prendere posizione nei confronti della “questione delle abitazioni” solo a partire da una ricognizione generale del patrimonio abitativo. Altrimenti, le supposte innovazioni non sorrette da un impalcato teorico adeguato, sono condannate a essere ineffettuali. Il campo logico fa riferimento alla necessità di una descrizione generale di cosa costituisce abitazione all’interno dei limiti spaziali di riferimento, come condizione preliminare per sperimentare teorie e storie, ipotesi di modificazione, politiche. L’abitazione si mostra come una misura di welfare storicamente determinata, che include/esclude da ambiti privati/pubblici funzioni della vita divenute essenziali per il benessere di individui, famiglie, gruppi: della popolazione, e della sua riproduzione. L’ipotesi introdotta considera insufficienti i repertori e le basi informative fornite dalle prassi neoliberiste e dagli studi accademici, messi in discussione dalla condizione di “crisi” intervenuta a partire dal 2007. Di fronte alle perduranti difficoltà di definire nuove forme di cittadinanza e di diritto all’abitazione, all’acuirsi della sofferenza sociale alla ridefinizione e contrazione dei ceti medi, alla rigenerazione di forme differenti dal passato di disuguaglianza, esclusione e disagio, occorre rimettere a fuoco un punto di osservazione generale sulla casa e l’abitare, capace di nominare nuovamente istanze e priorità.
2015
9788899237042
Atti della XVIII Conferenza Nazionale SIU. Italia '45-'45. Radici, Condizioni, Prospettive, Venezia, 11-13 giugno 2015
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