Negli ultimi vent’anni la progettazione degli spazi della cura si è progressivamente orientata verso una nuova concezione dell’ospedale come casa del malato. L’evoluzione della psicologia clinica ha introdotto i principi di umanizzazione e de-ospedalizzazione nell’organizzazione della degenza, evidenziando come un’attenzione crescente alle condizioni di benessere psicofisico del malato e dei suoi familiari migliori il processo di guarigione. Il contributo intende presentare una riflessione sui criteri per una progettazione ospedaliera efficiente in ottica di umanizzazione degli spazi di cura, attraverso l’analisi del rapporto tra ospedale e territorio, dei principali tipi edilizi e degli attuali orientamenti progettuali per la gestione dei flussi di persone e apparecchiature. La centralità della figura del paziente deve informare anche la progettazione degli spazi interni mediante lo studio approfondito delle Soft Qualities degli ambienti. Esemplare è il progetto di Le Corbusier per il nuovo ospedale di Venezia: concepito come casa dell’uomo, esso si caratterizza per il costante rapporto con il paesaggio e la città, che si riflette anche nell’organizzazione spaziale e distributiva del complesso, per gli spazi interni a dimensione umana e l’attenzione all’uso della luce e del colore.

Riflessioni progettuali sull’umanizzazione della cura. Le Corbusier e il progetto per l’ospedale di Venezia / Francesca, Franco; Garda, EMILIA MARIA; Mangosio, Marika. - ELETTRONICO. - (2016), pp. 321-330. (Intervento presentato al convegno Colloqui.AT.e 2016. Mater(i)a tenutosi a Matera (I) nel 12-15 ottobre 2016).

Riflessioni progettuali sull’umanizzazione della cura. Le Corbusier e il progetto per l’ospedale di Venezia

GARDA, EMILIA MARIA;MANGOSIO, MARIKA
2016

Abstract

Negli ultimi vent’anni la progettazione degli spazi della cura si è progressivamente orientata verso una nuova concezione dell’ospedale come casa del malato. L’evoluzione della psicologia clinica ha introdotto i principi di umanizzazione e de-ospedalizzazione nell’organizzazione della degenza, evidenziando come un’attenzione crescente alle condizioni di benessere psicofisico del malato e dei suoi familiari migliori il processo di guarigione. Il contributo intende presentare una riflessione sui criteri per una progettazione ospedaliera efficiente in ottica di umanizzazione degli spazi di cura, attraverso l’analisi del rapporto tra ospedale e territorio, dei principali tipi edilizi e degli attuali orientamenti progettuali per la gestione dei flussi di persone e apparecchiature. La centralità della figura del paziente deve informare anche la progettazione degli spazi interni mediante lo studio approfondito delle Soft Qualities degli ambienti. Esemplare è il progetto di Le Corbusier per il nuovo ospedale di Venezia: concepito come casa dell’uomo, esso si caratterizza per il costante rapporto con il paesaggio e la città, che si riflette anche nell’organizzazione spaziale e distributiva del complesso, per gli spazi interni a dimensione umana e l’attenzione all’uso della luce e del colore.
2016
978-88-492-3312-4
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11583/2654729