Tra gli edifici più celebri del romanico piemontese, e tuttavia tra quelli più controversi – sino agli ultimi studi critici – in termini di datazione e di scelte, si colloca senza dubbio l’abbaziale di Santa Fede a Cavagnolo Po, lacerto di un ben più ampio complesso monastico, fortemente compromesso. Intorno alla chiesa si addensano studi eruditi e una folta schiera di storici, tra i quali spiccano De Dartein e poi d’Andrade, qui più attento alla tutela del ‘monumento’ che al suo restauro. Il contributo, con taglio interdisciplinare, tenta di mettere in luce questo processo di acquisizione di sempre maggiore consapevolezza e le ragioni di ben precise scelte di ricomposizione di una definita immagine dell’edificio, attraverso la sistematizzazione di documenti e fonti non sempre abbastanza note./ Among the most famous buildings in Piedmont Romanesque, and yet between the most controversial – until the last critical studies – in terms of dating and choices, no doubt we can include the Santa Fede Abbey Church in Cavagnolo Po, as a fragment of a much broader monastery now strongly compromised. Around the church a wide rank of scholars and a large group of historians, among which De Dartein and then d’Andrade, here more attentive to the protection of the ‘monument’ than to its restoration, can be counted. The contribution, with an interdisciplinary approach, try to highlight this process of acquiring a growing recognition and knowledge, but also the reasons for precise redial choices to obtain a defined image of the building, through the classification of documents and sources leaving sometimes not well known enough. / Saggio in volume numero 10 della collana Confronti. La collana ‘Confronti’ (diretta da Giulia Galeotti e Marco Paperini) si propone di raccogliere esperienze e progetti sviluppati in Italia e all’estero al fine di promuovere studi riguardanti paesaggio e società con un particolare taglio multidisciplinare e transdisciplinare, e quindi favorire il confronto tra le discipline e le metodologie. La collana è curata dal Centro Studi Città e Territorio (Follonica, Grosseto) e pubblica al proprio interno raccolte di saggi su tematiche che riguardano la storia, l’archeologia, l’architettura e il paesaggio. La scelta dei contributi avviene sotto la supervisione del comitato scientifico del Centro Studi e di appositi gruppi di referee esterni selezionati in base alle tematiche e discipline presenti in ogni singolo volume. I saggi pubblicati nel volume 10 sono stati sottoposti a una procedura di peer rewiev a doppio cieco.

Da De Dartein a d’Andrade. Scoperta, conoscenza e tutela dell’architettura “lombarda” in area piemontese: ‘intorno’ a Santa Fede a Cavagnolo Po / Devoti, Chiara; Naretto, Monica - In: Romanico Piemontese - Europa Romanica. Architetture, circolazione di uomini e idee, paesaggi / Saverio Lomartire (a cura di). - STAMPA. - Livorno : Debatte Editore, 2016. - ISBN 9788862972253. - pp. 170-179

Da De Dartein a d’Andrade. Scoperta, conoscenza e tutela dell’architettura “lombarda” in area piemontese: ‘intorno’ a Santa Fede a Cavagnolo Po

DEVOTI, CHIARA;NARETTO, MONICA
2016

Abstract

Tra gli edifici più celebri del romanico piemontese, e tuttavia tra quelli più controversi – sino agli ultimi studi critici – in termini di datazione e di scelte, si colloca senza dubbio l’abbaziale di Santa Fede a Cavagnolo Po, lacerto di un ben più ampio complesso monastico, fortemente compromesso. Intorno alla chiesa si addensano studi eruditi e una folta schiera di storici, tra i quali spiccano De Dartein e poi d’Andrade, qui più attento alla tutela del ‘monumento’ che al suo restauro. Il contributo, con taglio interdisciplinare, tenta di mettere in luce questo processo di acquisizione di sempre maggiore consapevolezza e le ragioni di ben precise scelte di ricomposizione di una definita immagine dell’edificio, attraverso la sistematizzazione di documenti e fonti non sempre abbastanza note./ Among the most famous buildings in Piedmont Romanesque, and yet between the most controversial – until the last critical studies – in terms of dating and choices, no doubt we can include the Santa Fede Abbey Church in Cavagnolo Po, as a fragment of a much broader monastery now strongly compromised. Around the church a wide rank of scholars and a large group of historians, among which De Dartein and then d’Andrade, here more attentive to the protection of the ‘monument’ than to its restoration, can be counted. The contribution, with an interdisciplinary approach, try to highlight this process of acquiring a growing recognition and knowledge, but also the reasons for precise redial choices to obtain a defined image of the building, through the classification of documents and sources leaving sometimes not well known enough. / Saggio in volume numero 10 della collana Confronti. La collana ‘Confronti’ (diretta da Giulia Galeotti e Marco Paperini) si propone di raccogliere esperienze e progetti sviluppati in Italia e all’estero al fine di promuovere studi riguardanti paesaggio e società con un particolare taglio multidisciplinare e transdisciplinare, e quindi favorire il confronto tra le discipline e le metodologie. La collana è curata dal Centro Studi Città e Territorio (Follonica, Grosseto) e pubblica al proprio interno raccolte di saggi su tematiche che riguardano la storia, l’archeologia, l’architettura e il paesaggio. La scelta dei contributi avviene sotto la supervisione del comitato scientifico del Centro Studi e di appositi gruppi di referee esterni selezionati in base alle tematiche e discipline presenti in ogni singolo volume. I saggi pubblicati nel volume 10 sono stati sottoposti a una procedura di peer rewiev a doppio cieco.
2016
9788862972253
Romanico Piemontese - Europa Romanica. Architetture, circolazione di uomini e idee, paesaggi
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