1957-1973. In Cataluña, a Barcellona, la storica fiera campionaria (la Feria Oficial e Internacional de Muestras) è un microcosmo in cui si mescolano prodotti, architetture, usi e costumi, trovano spazio le scelte politiche, economiche e sociali dettate dai protagonisti e, soprattutto, l'élite mette in mostra se stessa - le proprio attuazioni e aspirazioni - delineando questo evento commerciale, di caratura internazionale, quale strumento al proprio servizio. Sono le architetture e gli spazi espositivi lasciati in eredità dall’Exposición Internacional del 1929, nel versante nord della montagna di Montjuich, a fornire le quinte sceniche per innescare le strategie di politica urbana del sindaco franchista Josep Maria de Porcioles nel corso dei sedici anni del suo mandato, dal 1957 al 1973. É questo il momento in cui l’alleanza tra l’operatore pubblico, ovvero la municipalità e, in special modo, il sindaco e la sua squadra di tecnocrati e l’iniziativa privata, che coincide con il mondo imprenditoriale e d’affari catalano a direzione della manifestazione, presceglie la “città degli scambi” di Montjuic quale teatro di un processo di rinnovamento che agisce materialmente sull’apparato architettonico preesistente - stratificato, riplasmato e, talvolta, demolito - e sui suoi significati, intervenendo su più ampia scala sulla montagna e, a partire da tale luogo, dallo straordinario valore simbolico e politico, su tutta la città di Barcellona.

Montjuic o il sogno di una modernità. La Feria Oficial e Internacional de Muestras di Barcellona durante gli anni di Josep Maria de Porcioles (1957-1973) / Fiore, Ilaria. - (2016).

Montjuic o il sogno di una modernità. La Feria Oficial e Internacional de Muestras di Barcellona durante gli anni di Josep Maria de Porcioles (1957-1973)

FIORE, ILARIA
2016

Abstract

1957-1973. In Cataluña, a Barcellona, la storica fiera campionaria (la Feria Oficial e Internacional de Muestras) è un microcosmo in cui si mescolano prodotti, architetture, usi e costumi, trovano spazio le scelte politiche, economiche e sociali dettate dai protagonisti e, soprattutto, l'élite mette in mostra se stessa - le proprio attuazioni e aspirazioni - delineando questo evento commerciale, di caratura internazionale, quale strumento al proprio servizio. Sono le architetture e gli spazi espositivi lasciati in eredità dall’Exposición Internacional del 1929, nel versante nord della montagna di Montjuich, a fornire le quinte sceniche per innescare le strategie di politica urbana del sindaco franchista Josep Maria de Porcioles nel corso dei sedici anni del suo mandato, dal 1957 al 1973. É questo il momento in cui l’alleanza tra l’operatore pubblico, ovvero la municipalità e, in special modo, il sindaco e la sua squadra di tecnocrati e l’iniziativa privata, che coincide con il mondo imprenditoriale e d’affari catalano a direzione della manifestazione, presceglie la “città degli scambi” di Montjuic quale teatro di un processo di rinnovamento che agisce materialmente sull’apparato architettonico preesistente - stratificato, riplasmato e, talvolta, demolito - e sui suoi significati, intervenendo su più ampia scala sulla montagna e, a partire da tale luogo, dallo straordinario valore simbolico e politico, su tutta la città di Barcellona.
2016
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