L'aspetto cultuale nel suo stretto legame con il territorio modifica profondamente la società: in seguito alle recenti trasformazioni del paesaggio agrario vi è una sorta di perdita della memoria, non solo a livello naturale, ma soprattutto di patrimonio culturale, di milieu sociale che da sempre rappresenta i valori identitari di un popolo. La storia di ogni luogo sacro si pone al crocevia tra la sua specifica identità e il problema generale della sacralizzazione dello spazio nelle sue principali manifestazioni: lo studio dei sistemi religiosi devozionali, in relazione al paesaggio in cui si inseriscono, è caratterizzato da una stretta correlazione tra diversi profili di lettura riguardanti storia, natura e territorio. Il Piemonte è uno dei casi più significativi in cui la Controriforma ha segnato e plasmato il contesto sociale di una regione, il suo paesaggio, il patrimonio architettonico e devozionale. I Santuari Mariani sono caratterizzati, oltre che per la loro peculiare forma architettonica, da un forte valore paesaggistico: spesso collocati in luoghi rurali extraurbani, offrono punti di vista di straordinaria suggestione. Il mondo agricolo, legato al lavoro nei campi dei contadini e ai ritmi scanditi dalle stagioni, è da sempre legato alla religiosità. La devozione mariana ha avuto grande diffusione ed il suo culto ha dato così origine alla costruzione di santuari e piloni votivi. Il tema è analizzato sotto diverse luci in cui vengono approfondite le questioni più rilevanti rispetto allo stato di degrado attuale dei luoghi e rispetto ad obiettivi di gestione e valorizzazione che oggi la civitas deve necessariamente porsi.

Devozione Mariana e paesaggio / Burgassi, Valentina - In: Paesaggio, culture e cibo / Bonini G., Davoli M., Monticelli G.. - STAMPA. - Gattatico (Reggio Emilia) : Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Istituto Alcide Cervi, 2015. - ISBN 978-88-904211-9-8. - pp. 189-199

Devozione Mariana e paesaggio

BURGASSI, VALENTINA
2015

Abstract

L'aspetto cultuale nel suo stretto legame con il territorio modifica profondamente la società: in seguito alle recenti trasformazioni del paesaggio agrario vi è una sorta di perdita della memoria, non solo a livello naturale, ma soprattutto di patrimonio culturale, di milieu sociale che da sempre rappresenta i valori identitari di un popolo. La storia di ogni luogo sacro si pone al crocevia tra la sua specifica identità e il problema generale della sacralizzazione dello spazio nelle sue principali manifestazioni: lo studio dei sistemi religiosi devozionali, in relazione al paesaggio in cui si inseriscono, è caratterizzato da una stretta correlazione tra diversi profili di lettura riguardanti storia, natura e territorio. Il Piemonte è uno dei casi più significativi in cui la Controriforma ha segnato e plasmato il contesto sociale di una regione, il suo paesaggio, il patrimonio architettonico e devozionale. I Santuari Mariani sono caratterizzati, oltre che per la loro peculiare forma architettonica, da un forte valore paesaggistico: spesso collocati in luoghi rurali extraurbani, offrono punti di vista di straordinaria suggestione. Il mondo agricolo, legato al lavoro nei campi dei contadini e ai ritmi scanditi dalle stagioni, è da sempre legato alla religiosità. La devozione mariana ha avuto grande diffusione ed il suo culto ha dato così origine alla costruzione di santuari e piloni votivi. Il tema è analizzato sotto diverse luci in cui vengono approfondite le questioni più rilevanti rispetto allo stato di degrado attuale dei luoghi e rispetto ad obiettivi di gestione e valorizzazione che oggi la civitas deve necessariamente porsi.
2015
978-88-904211-9-8
Paesaggio, culture e cibo
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