Abbiamo vissuto per molti secoli in città dalla morfologia compatta e densamente costruita attorno ai centri storici, nelle quali le residenze, i luoghi del lavoro e dei servizi erano prossimi e l’identità delle popolazioni si fondava sull’appartenenza alle comunità locali delle relazioni di parentela e di vicinato. La situazione cambia con la nascita della città diffusa: il peri-urbano diventa l’area di localizzazione privilegiata degli insediamenti e muta la morfologia spazio-temporale della mobilità e dell’accessibilità ai beni e ai servizi. La dispersione degli insediamenti ha portato con sé quella della domanda di mobilità e creato nuove forme di disuguaglianza sociale associate sia alla diversa distribuzione territoriale dei beni e dei servizi sia alle disuguali condizioni che ne consentono l’accesso agli attori sociali. Il volume presenta i risultati di uno studio finalizzato ad analizzare il modo in cui la localizzazione di aree residenziali, beni e servizi, combinata con il differente possesso di capitale di mobilità da parte dei residenti, ne influenzi gli stili di mobilità, l’accessibilità e il livello di inclusione sociale. La prima parte, teorica, descrive la relazione che esiste tra mobilità, accessibilità ed equità sociale; la seconda, empirica, analizza in termini interdisciplinari e comparati l’interazione tra localizzazione residenziale, stili di mobilità e accesso a beni e servizi nelle aree metropolitane di Bologna, Milano e Torino.

Muoversi in città. Mobilità, accessibilità e equità sociale nella metropoli contemporanea / Castrignanò, M.; Colleoni, M.; Pronello, Cristina. - STAMPA. - (2012).

Muoversi in città. Mobilità, accessibilità e equità sociale nella metropoli contemporanea

PRONELLO, CRISTINA
2012

Abstract

Abbiamo vissuto per molti secoli in città dalla morfologia compatta e densamente costruita attorno ai centri storici, nelle quali le residenze, i luoghi del lavoro e dei servizi erano prossimi e l’identità delle popolazioni si fondava sull’appartenenza alle comunità locali delle relazioni di parentela e di vicinato. La situazione cambia con la nascita della città diffusa: il peri-urbano diventa l’area di localizzazione privilegiata degli insediamenti e muta la morfologia spazio-temporale della mobilità e dell’accessibilità ai beni e ai servizi. La dispersione degli insediamenti ha portato con sé quella della domanda di mobilità e creato nuove forme di disuguaglianza sociale associate sia alla diversa distribuzione territoriale dei beni e dei servizi sia alle disuguali condizioni che ne consentono l’accesso agli attori sociali. Il volume presenta i risultati di uno studio finalizzato ad analizzare il modo in cui la localizzazione di aree residenziali, beni e servizi, combinata con il differente possesso di capitale di mobilità da parte dei residenti, ne influenzi gli stili di mobilità, l’accessibilità e il livello di inclusione sociale. La prima parte, teorica, descrive la relazione che esiste tra mobilità, accessibilità ed equità sociale; la seconda, empirica, analizza in termini interdisciplinari e comparati l’interazione tra localizzazione residenziale, stili di mobilità e accesso a beni e servizi nelle aree metropolitane di Bologna, Milano e Torino.
2012
9788820400835
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