Il saggio tratta del ruolo giocato dallo storico d’architettura inglese John Summerson (1904-1992) nella costruzione delle strategie di salvaguardia del patrimonio architettonico britannico. In particolare lo scritto prende in esame le diverse battaglie che videro Summerson protagonista, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del ‘900 tra cui le più accese polemiche sulla demolizione e la conservazione dell’architettura vittoriana in Gran Bretagna. L’intervento di Summerson è inquadrato nel più ampio contesto della tradizionale sfortuna critica, che a partire dai primi del Novecento sino ad almeno gli anni Cinquanta, contraddistinse questa stagione dell’architettura inglese. In tale prospettiva le posizioni espresse da questo storico sulla conservazione del patrimonio architettonico d’epoca vittoriana, come per esempio nel caso del controverso progetto per Mansion House Square scheme a Londra promosso da Peter Palumbo, non furono mai scontate o prevedibili, ma riconducibili ad un giudizio di valore sempre formulato sulla base di un proprio personale quadro di riferimenti estetici e formali. Il volume, curato da Frank Salmon, ha origine da una conferenza organizzata secondo un processo di selezione dei papers tramite peer review, tenutasi al Paul Mellon Centre for Studies in British Art di Londra nel giugno 2004 in collaborazione con la Society of Architectural Historians. Alla stesura del volume hanno inoltre collaborato John Harris, Mosette Broderick, Margaret Richardson, Nina Stritzler Levine, Christy Anderson, Caroline van Eck, Giles Worsley, Gavin Stamp, Paolo Scrivano, Barry Bergdoll, Alan Powers, Helen Searing, Neil Jackson, Nigel Whiteley, Hélène Lipstadt. La conferenza del 2004 è stata recensita in Hélène Lipstadt, “Celebrating the centenaries of Sir John Summerson and Henry-Russell Hitchcock: finding a historiography for the architect-historian”, The Journal of Architecture, vol 10, n 1, February 2005, pp. 43-61. Il volume in cui il mio saggio è contenuto è stato recensito in Michael Hall, “Summerson and Hitchcock, Centenary Essays on architectural historiography”, Apollo, February 2007, vol. 165, p. 95; Chris Miele, “Summerson and Hitchcock, Centenary Essays on architectural historiography”, Burlington Magazine, February 2009, vol. 151, p. 111
An open space at the constricted centre of the city: John Summerson and the artificial inflation of Victorian values / Rosso, Michela - In: Summerson and Hitchcock : centenary essays on architectural historiography / FRANK SALMON ED.. - STAMPA. - LONDON - NEW HAVEN : Yale University Press, 2006. - ISBN 9780300116137. - pp. 155-169
An open space at the constricted centre of the city: John Summerson and the artificial inflation of Victorian values
ROSSO, Michela
2006
Abstract
Il saggio tratta del ruolo giocato dallo storico d’architettura inglese John Summerson (1904-1992) nella costruzione delle strategie di salvaguardia del patrimonio architettonico britannico. In particolare lo scritto prende in esame le diverse battaglie che videro Summerson protagonista, dagli anni Trenta agli anni Ottanta del ‘900 tra cui le più accese polemiche sulla demolizione e la conservazione dell’architettura vittoriana in Gran Bretagna. L’intervento di Summerson è inquadrato nel più ampio contesto della tradizionale sfortuna critica, che a partire dai primi del Novecento sino ad almeno gli anni Cinquanta, contraddistinse questa stagione dell’architettura inglese. In tale prospettiva le posizioni espresse da questo storico sulla conservazione del patrimonio architettonico d’epoca vittoriana, come per esempio nel caso del controverso progetto per Mansion House Square scheme a Londra promosso da Peter Palumbo, non furono mai scontate o prevedibili, ma riconducibili ad un giudizio di valore sempre formulato sulla base di un proprio personale quadro di riferimenti estetici e formali. Il volume, curato da Frank Salmon, ha origine da una conferenza organizzata secondo un processo di selezione dei papers tramite peer review, tenutasi al Paul Mellon Centre for Studies in British Art di Londra nel giugno 2004 in collaborazione con la Society of Architectural Historians. Alla stesura del volume hanno inoltre collaborato John Harris, Mosette Broderick, Margaret Richardson, Nina Stritzler Levine, Christy Anderson, Caroline van Eck, Giles Worsley, Gavin Stamp, Paolo Scrivano, Barry Bergdoll, Alan Powers, Helen Searing, Neil Jackson, Nigel Whiteley, Hélène Lipstadt. La conferenza del 2004 è stata recensita in Hélène Lipstadt, “Celebrating the centenaries of Sir John Summerson and Henry-Russell Hitchcock: finding a historiography for the architect-historian”, The Journal of Architecture, vol 10, n 1, February 2005, pp. 43-61. Il volume in cui il mio saggio è contenuto è stato recensito in Michael Hall, “Summerson and Hitchcock, Centenary Essays on architectural historiography”, Apollo, February 2007, vol. 165, p. 95; Chris Miele, “Summerson and Hitchcock, Centenary Essays on architectural historiography”, Burlington Magazine, February 2009, vol. 151, p. 111Pubblicazioni consigliate
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https://hdl.handle.net/11583/1465487
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